rassegna stampa

Riecco Aquilani: “Sogno la A. La mia Roma è l’anti-Juve”

A 34 anni, il centrocampista è libero e vuole l’Italia: "Ho un conto in sospeso". E sulla Roma: "Mi piacerebbe un giorno allenarla"

Redazione

Dopo la rescissione col Las Palmas, Alberto Aquilani, 34 anni, 10 squadre e 5 campionati diversi in 16 di carriera, è pronto per una nuova avventura. Si allena da svincolato a Roma e aspetta la chiamata giusta. Intervistato da Michela Cuppini per La Gazzetta dello Sport, l'ex centrocampista della Roma ha parlato del campionato che ha preso il via ieri. Ecco uno stralcio delle sue dichiarazioni:

Che effetto le fa vedere CR7 in Italia?

"Complimenti alla Juve: un colpo incredibile dal punto di vista tecnico e commerciale. Se prima era imbattibile, figuriamoci ora. Con CR7 è attrezzata per vincere la Champions".

Ma c’è un’anti-Juve?

"Se la giocano Roma e Napoli. Vedo però la Roma un gradino sopra. Di Francesco è un martello anche se il loro mercato ha l’incognita Pastore: gran talento, ma come mezzala può faticare. Il Napoli potrebbe aver bisogno di tempo: con Sarri era una macchina perfetta, Ancelotti è un grandissimo ma è al primo anno. Poi non sottovaluterei l’Inter che ha fatto acquisti importanti. Con Spalletti e la sua esuberanza può fare il salto di qualità".

Aquilani oggi che fa?

"Ho fatto la preparazione col Las Palmas, poi ho rescisso e mi sto allenando a Roma col mio preparatore. Mi sento pronto per una nuova esperienza".

Vuole lanciare un appello?

"Mi sento bene, ho giocato 23 partite nella Liga, un ottimo campionato. Ho 34 anni e posso giocare ancora a buoni livelli. Però aspetto il progetto giusto. Alcune proposte sono arrivate ma non le ritengo adatte".

Un progetto che la affascina?

"Il Real ha venduto Ronaldo… (ride, ndr). Mi stimola il Sassuolo di De Zerbi: è un allenatore forte e mi sarebbe piaciuto essere allenato da lui".

Ma alla Roma tornerebbe?

"È come se mi chiedessero se voglio giocare il Mondiale. Ma come faccio? Sarei dovuto tornare 4 anni fa. Sono contento di quello che ho fatto per la Roma, tornare sarebbe un sogno, ma sono il primo a dire che non è possibile. Mi piacerebbe un giorno allenarla".