rassegna stampa

Ricominciare o fermarsi, i club sono pessimisti. La Figc: “Proviamoci”

Per l’Uefa si può giocare a luglio, ma per molte società di A è un errore. Gravina: "Per me in campo anche ad agosto"

Redazione

Ripartire o non ripartire, tentare di concludere il campionato o meno. La Serie A riflette ma sarà la situazione sanitaria del Paese a dettare i prossimi passi, scrive Alessandra Gozzini su "La Gazzetta dello Sport" Il fatto che nella video assemblea tra i presidenti di ieri non si sia affrontato l’argomento ne è un’altra dimostrazione: inutile discuterne a fine marzo, in piena emergenza. Nel frattempo reggono tutte le ipotesi, tranne quelle più ottimistiche che puntavano sulla ripresa a inizio maggio. Magari per il 16 sì, ma resta uno scenario oggi difficile da prevedere. Anche Lotito ha fatto un passo indietro: l’appuntamento per gli allenamenti della Lazio è rimandato a data da destinarsi. Non si arrende invece De Laurentiis, che vorrebbe il Napoli in campo nel più breve tempo possibile: si è accesa l’ennesima polemica con Marotta, a.d. nerazzurro, che invece invocava prudenza.

Per questo anche la Uefa ha spostato in avanti l’eventuale ripresa delle competizioni, ma di nuovo dipenderà tutto dagli eventi. Per l’organo che controlla il calcio europeo sarà possibile riavviare la stagione anche a giugno e utilizzare tutto il mese successivo per la conclusione dei tornei. Non è tutto: l’Uefa ha dato priorità ai campionati nazionali rispetto alle coppe, che potrebbero essere riviste nella formula e concentrate nelle ultime due settimane di luglio. Oppure combinare campionati e coppe lungo i due mesi. Una soluzione da tenere presente, come altre, ma che presenta un paio di criticità: se la stagione finisse a fine luglio, quella successiva (2020-2021) inizierebbe e finirebbe più tardi del solito, intaccando la preparazione per gli europei appena rinviati all’estate del 2021. All’esame della Serie A sembra una proposta di difficile realizzazione: per molti club sarebbe un errore andare oltre il 30 giugno.