È proprio vero, aristotelicamente, che nulla si crea e nulla si distrugge. Se pensate che la Roma a trazione statunitense per la terza volta sceglie un allenatore simbolo dell’ultimo periodo della gestione Sensi, si capisce come il mondo del calcio sia molto più piccolo di quello che s’immagini. Dopo i ritorni di Zeman e Spalletti (con Montella sfiorato nel 2012), infatti, adesso è la volta di Claudio Ranieri di vestire i panni del Cincinnato che lascia la pace casalinga per tornare al servizio della Roma. È lui l’allenatore - il 7° in 8 anni di gestione a stelle e strisce - a cui il club di James Pallotta si è rivolto per provare a raggiungere l’ultimo obiettivo della stagione, forse il più importante, ovvero la qualificazione alla prossima Champions League. A otto anni dalle sue dimissioni Ranieri - pur reduce da due ultime esperienze professionali poco felici (Nantes e Fulham) - ha battuto la concorrenza dei vari Sousa e Donadoni, che chiedevano garanzie per il futuro più stringenti. In ogni caso, la romanità e il romanismo, sponsorizzato anche da Totti, ha avuto la meglio, nonostante l’ex capitano preferisse la conferma di Di Francesco, scrive La Gazzetta dello Sport.
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Ribaltone annunciato: la Roma a Ranieri. Di Francesco, adesso è finita: Pallotta dà la scossa
Il nuovo tecnico sbarca oggi in città. Il presidente si scaglia duramente contro l’Uefa: sanzioni in arrivo. Monchi-tifosi, nervi tesissimi: il d.s. verso l’addio
Ieri i tifosi hanno attaccato Monchi (sempre più vicino all’addio, si parla di dimissioni), all’aeroporto di Oporto. "Siete bravi voi; vi vengo a prendere uno per uno", come dire che era la forza del branco a rendere i tifosi aggressivi. Appena sbarcato a Roma, però, il dirigente ha fatto un tweet di rappacificazione. "C’è stato un momento di nervosismo per la grande delusione che proviamo tutti. Me ne scuso con tutti i tifosi e in particolare con quelli presenti all’aeroporto".
Ormai questo però è passato. Il futuro si chiama Ranieri, atteso in città stamattina in arrivo da Londra. Chi gli è vicino lo racconta "felice" per questa nuova avventura e con tanta voglia di rivincita, senza farne una questione di soldi. Ovviamente, però, ha chiesto garanzie per il futuro, che non per forza devono passare dall’essere l’allenatore della Roma anche nella prossima stagione. Un ruolo in società comunque - non necessariamente subito, qualora andasse a guidare altre squadre - lo desidererebbe.
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