rassegna stampa

Riapre la scuola Spalletti: via alle lezioni specifiche

In questi giorni il toscano ha deciso di dare soltanto poche e semplici nozioni ai calciatori. Tempo di lavorare ce ne sarà, intanto per domani massima attenzione alle palle inattive e al fuorigioco

Redazione

I centrali (Manolas e Ruediger) da una parte, i terzini (Digne e Torosidis) dall’altra: il marchio di fabbrica delle esercitazioni difensive di Luciano Spalletti si è visto a Trigoria fin da giovedì.

Il toscano sa perfettamente che in pochi giorni non può stravolgere le abitudini di un reparto abituato a giocare bloccato, a marcare nel senso più puro del termine, che aveva poche indicazioni e neanche troppo giuste, scrive Chiara Zucchelli su "La Gazzetta dello Sport". Per questo ha deciso di dare soltanto poche e semplici nozioni ai calciatori. Tempo di lavorare ce ne sarà, intanto per domani massima attenzione alle palle inattive e al fuorigioco.

Sul mercato la società sta cercando due difensori, un esterno e un centrale, nel frattempo dovrà lavorare col materiale a disposizione, facendo di necessità virtù visto che né ManolasRüdiger sanno impostare l’azione come, ad esempio, facevano in tempi più o meno recenti Benatia e Chivu. C’è pure Castan, che ha i piedi migliori di tutti. Il lavoro che Spalletti ha impostato non riguarderà solo la difesa, ma tutti i giocatori, chiamati a fare un blocco unico. I vuoti tra i reparti hanno rappresentato uno dei problemi più grandi della Roma di Garcia, che ha incassato tra campionato e Champions League, 38 reti in 25 partite.