Forse, guardandosi intorno, stasera Edin Dzeko si sentirà un po’ come Gulliver in un mondo di attaccanti lillipuziani, scrivono Mimmo Malfitano e Massimo Cecchini su La Gazzetta dello Sport.
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Reti senza misura. Gigante Dzeko guida la Roma col Napoli dei gol tascabili
Fonseca conta sulla fisicità del bosniaco. Gattuso si affida alla velocità di Politano, Insigne e Mertens
Al suo fianco troverà Pedro e Mkhitaryan, dall’altra parte, invece, Politano, Insigne e Mertens. Certo, la squadra di Gattuso ha poca fisicità nella fase offensiva. Nel contempo, può contare sulla rapidità dei suoi attaccanti. L’assenza di Victor Osimhen riporterà Dries Mertens nel suo ruolo di centravanti, ceduto al nazionale nigeriano il cui investimento è costato 70 milioni di euro. Ci sarà un ritorno al passato, dunque, Gattuso si affiderà ai suoi bomber in miniatura con Politano e Insigne sugli esterni, mentre Zelinski agirà da centrale nel tridente alle spalle di Mertens.
Discorso diverso quello di Paulo Fonseca. Lui il suo centravanti l’ha ritrovato, quel ragazzo alto e magro che, da piccolo, soprannominavano "il lampione", e non per fargli un complimento. "Dzeko è pronto per tornare titolare", ufficializza l’allenatore portoghese. La soddisfazione è lampante, come quella di potergli affiancare due satanassi come Pedro e Mkhitaryan ("per la voglia che hanno quei due, mi sembrano ragazzini che hanno appena iniziato a giocare a calcio", commenta il tecnico). Insomma, l’attacco è blindato. Semmai i problemi restano in difesa dove – fuori ancora Smalling e Fazio – dovrà chiedere di stringere i denti a Mancini (che farà un test prima della partita perché ha un edema alla coscia), Cristante (che ha una caviglia gonfia) e Ibanez (che ha un fastidio al flessore). In ogni caso, è pronto il redivivo Juan Jesus per dar respiro a chiunque avesse bisogno.
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