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Resa Fonseca: “Assenti nella ripresa. Io al capolinea? Parliamone più avanti”

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Da ieri l’addio al portoghese è praticamente certo: "Abbiamo pagato i 3 infortuni, non avevamo cambi"

Redazione

Per 45 minuti ha sperato di riuscire nell’impresa. Di vincere all’Old Trafford (esattamente dove il rimpianto Spalletti è caduto tre volte sue tre), di mettere un piede già verso la finale di Danzica e di prendersi una dolce rivincita su tutti quelli che non gli hanno dato fiducia fino in fondo (fuori, ma anche dentro la società). Ed invece il tracollo finale per Paulo Fonseca, scrive Andrea Pugliese su La Gazzetta dello Sport, ha l’amaro sapore dell’addio. "Vediamo, penso che in questa fase sia difficile parlare del mio futuro – dice alla fine l’allenatore della Roma – Ci sarà la possibilità di farlo più avanti, questo non è il momento giusto". Ed allora si andrà avanti così fino al 23 maggio, ultima giornata di campionato, per poi separarsi senza rimpianti. A meno che i giallorossi non riescano nell’impresa del secolo, ribaltando l’esito di ieri sera e strappando il pass per la finale di Europa League (in programma il 26). Francamente, uno scenario anche difficile da poter immaginare per la situazione della squadra (visti anche i tre infortunati di ieri) e per l’arrendevolezza manifestata in corsa. La storia di Fonseca con la Roma finisce qui.

Troppi problemi per provare ad andare avanti fino in fondo in tutte e due le competizioni, meglio scegliere. Già, meglio però se poi si arriva fino in fondo, altrimenti il fallimento rischia di essere totale. Esattamente come sembra ora la gestione di Fonseca nella Roma. Anche per come è maturata la sconfitta di ieri, anche per quel secondo tempo in cui sembravano esserci un paio di categoria di differenza tra le due squadre.