Per ora il problema non c’è. O, almeno, non è così evidente come potrebbe essere invece tra qualche mese. Già, perché tra i tanti ruoli da sistemare per la Roma del futuro c’è anche quello del portiere, scrive Andrea Pugliese su La Gazzetta dello Sport. Rui Patricio sembra avviato verso la sua parabola discendente – e la continue panchine in nazionale stanno lì a dimostrarlo, lui che in Portogallo è una specie di totem –, Svilar anche in Giappone ha dimostrato di non essere all’altezza.
La Gazzetta dello Sport
Rebus in porta. Rui Patricio e Svilar, futuro incerto: arriva un italiano?
E allora cosa fare? C’è da guardarsi intorno, inevitabilmente, già da ora, per andare a caccia di un futuro numero uno. Soprattutto, poi, se a fine stagione Mourinho dovesse decidere di salutare tutti e andare altrove, il che vorrebbe dire anche che la posizione dello stesso Rui Patricio non sarebbe più così salda come è invece attualmente.
Il portoghese, però, va verso i 35 anni (li compirà il prossimo 15 febbraio), che non è un’età assurda per un numero uno, ma inizia ad essere impegnativa. Ed infatti Rui qualche colpo ha iniziato anche a perderlo. Per di più, il suo contratto è in scadenza nel 2024. Insomma, a giugno bisognerà farci su un’importante riflessione, per capire se andare avanti ancora con lui o meno. Anche se poi, appunto, molto dipenderà anche da cosa deciderà di fare Mourinho, che di Rui è un grande estimatore.
Ed allora gli occhi di Pinto iniziano a guardarsi intorno. In Italia sono due le pista maggiormente seguite, quelle che portano a Vicario dell’Empoli e Carnesecchi della Cremonese. Due portieri giovani (Vicario ha 26 anni, Carnersecchi 22), che possono rappresentare anche il futuro. Su Vicario (che ha il contratto in scadenza nel 2024) c’è da un po’ anche la Juventus, Carnesecchi è invece dell’Atalanta, a cui è legato fino al 2026. Entrambi costano una decina di milioni, forse 12. Ma garantirebbero tanti anni in ghiacciaia.
© RIPRODUZIONE RISERVATA