rassegna stampa

Ranieri: “Crediamoci ancora. Non dipende da noi, ma dobbiamo avere la coscienza a posto”

LaPresse

"Io so vita, morte e miracoli della Roma... Amo questo club, ma non ci sarà un dopo"

Redazione

In altri tempi, una vittoria così lo avrebbe travolto nell’entusiasmo. Ed invece ieri Claudio Ranieri si è goduto il successo. "Son tornato perché ho un sentimento, amo Roma e la Roma – dice il tecnico giallorosso –. Ma io voglio continuare a fare l’allenatore, è quello che mi fa sentire vivo, prendermi anche le critiche. Ecco perché finite queste due partite finirà tutto. Quando sono stato contattato mi è stato offerto anche un “dopo”, ma ho detto di no. Voglio continuare ad allenare. Sono fatto così, vado avanti per la mia strada" si legge su La Gazzetta dello Sport. Su quella strada, però, c’è anche la vittoria di ieri. Sofferta, per alcuni versi complicata, ma forse anche per questa bellissima."C’è voluto un grande Mirante, ha fatto ottime cose. Non voglio che si vada a pressare alti, lo abbiamo fatto un paio di volte e ci hanno subito infilati. Così i difensori si sentono più sicuri, ma questo non vuol dire che rinunciamo ad attaccare, ma che lo facciamo in un certo modo".

"Dobbiamo continuare a crederci, tutto è ancora possibile – continua RanieriSappiamo che non dipende più da noi, abbiamo sbagliato a Genova, ma speriamo che quel punto alla fine ci permetta di entrare in Champions. E comunque dobbiamo arrivare in fondo con la coscienza a posto, giocando le ultime due gare al massimo delle motivazioni. Qui sono a casa mia, so vita, morte e miracoli di Roma. Ho girato il mondo, con i giocatori ho sempre cercato di impostare un rapporto leale. Si scherza anche, ma in campo poi voglio il massimo".