rassegna stampa

Ranieri all’addio: “Pallotta si è perso una notte magica”

L’allenatore giallorosso: "Il futuro? Andrò da chi ha bisogno del mio aiuto"

Redazione

Le prime lacrime le ha iniziate a versare al 41’ del primo tempo, quando lo stadio lo ha acclamato a gran voce e lui si è sciolto in un pianto pieno di sentimento. Perché Claudio Ranieri poco prima aveva visto anche lo striscione che gli aveva dedicato la Curva Sud e già un po’ il cuore gli era andato in gola. "Mr. Ranieri, nel momento del bisogno hai risposto presente e adesso ricevi l’applaudo della tua gente". Poi l’applauso e quel pianto colmo di romanismo, proprio come nel finale, quando è andato appresso a Daniele De Rossi.

Ranieri la serata se l’era immaginata più o meno proprio così, con una bella vittoria per salutare la sua gente e omaggiare l’ultima di De Rossi. Tanto che a inizio partita ha spedito in campo anche Orlando, il nipotino, entrato con capitan De Rossi, si legge su La Gazzetta dello Sport. E poi, appunto, quelle lacrime che hanno commosso un po’ tutti. "Vado via soddisfatto e convinto di aver fatto il massimo - dice Ranieri -. Volevo entrare in Champions, complimenti a chi ci è andato ed è stato più bravo di noi. Abbiamo fatto il meglio in una situazione un po’ complessa. Ma mi reputo comunque fortunato. Da bambino sognavo di giocare nell’Olimpico. Non solo ci ho giocato, anche se per poco, ma ho pure allenato la Roma e riallenata". Già, da oggi penserà solo al suo futuro. "Non so cosa mi aspetta. Dove ci sarà da risolvere qualcosa mi chiameranno". E a chi gli chiede cosa direbbe a Pallotta in questo finale, Ranieri risponde: "Che si è perso una serata piena d’amore, perché lo stadio viveva questo per la Roma e per Daniele. In tv avrà capito ancora di più cosa vuol dire essere il presidente della Roma. Ma capisco anche le esigenze di un imprenditore, si deve saper gestire tante cose. Basta poco per sbagliare, poi chi ne paga le conseguenze sono i tifosi. E i presidenti".