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rassegna stampa

Raggi: “Il derby è una sfida bellissima, fa bene alla città. Roma al Flaminio? Pronti a discutere”

LaPresse

La sindaca della Capitale «Il ritorno con i tifosi? Vedremo... Impianto della Lazio, c’è dialogo Il Palazzetto abbandonato fa male, ma stiamo intervenendo»

Redazione

"Da che ho memoria, qualsiasi cosa succeda, il derby prende tutti. Le battute, gli sfottò, le scaramanzie ci sono sempre. Gli animi si stanno infervorando. Il calcio penso che ci faccia staccare la spina dai problemi quotidiani. È come se i romani mettessero ciascuno un pezzo di sé nella partita. Lo sport sano serve a ciò. Il resto non è sport e inquina tutto" dice Virginia Raggi, sindaca di Roma, intervistata da Massimo Cecchini su La Gazzetta dello Sport.

Che ricordo ha dei derby?

"Già alle elementari si respirava un clima di sfottò, perché a Roma si comincia presto. Dal vivo, poi, ne ho visti diversi e sono stati sempre emozionanti. Quelli a a cavallo del 2000, tra l’altro, valevano lo scudetto. Mio marito, inoltre, è tifoso della Lazio e anche a casa ci si prepara: alcune cose si possono dire, altre no; alcuni amici li possiamo sentire, altri no. Insomma, è un rito".

Per i due club, si può dire che il prossimo, con le dovute differenze, potrebbe essere il quinquennio degli stadi di proprietà?

"Certo. Per la Lazio, al momento non sono stati presentati progetti, ma le interlocuzioni sono aperte. Per la Roma, abbiamo trovato un progetto per Tor di Valle già incardinato e lo abbiamo migliorato, riducendo le cubature. Il Comune ha fatto quello che doveva fare".

Se i proponenti decidessero di cambiare area e di approdare al Flaminio, di cui si è parlato, o a Tor Vergata, ci sono delle pregiudiziali negative?

"Qualora ci fosse l’intenzione, vedremo. Noi siamo a disposizione e aperti verso qualunque proposta".

Sulla questione stadio, rifarebbe tutto?

"Ho fatto ciò che era da fare nel rispetto della legge. Le inchieste non hanno riguardato gli atti e le procedure, ma hanno rallentato. Ho fatto fare delle “due diligence” su tutto l’iter perché le cose devono essere fatte bene come garanzia per tutti. Che poi alcune norme per realizzare opere pubbliche, e non parlo solo dello stadio, dovrebbero essere semplificate, io non l’ho mai nascosto. L’Italia deve poter correre di più".

Lo vedrà il derby?

"Domanda difficile. Se non dovessi farcela, metteremo la telecronaca in sottofondo".

Azzardo: ce lo fa un pronostico?

"Scherza? Non si fa mai".