rassegna stampa

Raggi-Friedkin: c’è feeling. Il nuovo stadio è più vicino

Vertice tra la sindaca e il presidente della Roma Il dossier passerà al figlio Ryan. Il club vuole velocità

Redazione

Nelle segrete stanze diplomatiche dell'ambasciata Usa a Roma– puro territorio americano – due giorni fa il contatto tra i Friedkin e la sindaca Raggi è andato in scena, scrive Massimo Cecchini su La Gazzetta dello Sport.

Possiamo dire che, in questo caso, abbiano vinto le esigenze del presidente del club giallorosso. I Friedkin hanno fatto della riservatezza assoluta la loro cifra stilistica e così il primo incontro è saltato, mentre il secondo è stato fatto in così gran segreto da cogliere di sorpresa tutti i cronisti per una manciata di ore. Morale: per la “photo opportunity” andrà meglio la prossima volta, che di sicuro arriverà tra non molto, perché entrambi gli interlocutori si sono dati appuntamento in tempi (relativamente) brevi.

La “vulgata” che filtra sul vertice, comunque, sembra virare verso il basso profilo. Il primo incontro, comunque, è servito senz’altro dal punto di vista conoscitivo. La Raggi ha ribadito ai nuovi proprietari della società giallorossa che entro dicembre vorrebbe portare in aula il nuovo progetto per l’approvazione definitiva e questo ha fatto piacere al presidente Friedkin,che al momento del loro insediamento su questo tema aveva detto: "Per far tornare in alto la Serie A – spiegava nella prima intervista – una parte importante di questo processo, ovviamente, sono le infrastrutture e noi siamo pienamente impegnati a lavorare con la città di Roma per costruire un bellissimo nuovo stadio il prima possibile".

Dopo l’ottimismo tornato a circolare in primavera, lo stallo che si è registrato dal punto di vista politico negli ultimi mesi (anche se in realtà sono stati portati avanti tanti passi burocratici indispensabili al via libera), ha portato al risorgere di voci sullo spostamento dello stadio e del “business park” adiacente in una nuova area.

In teoria, è tutto fattibile – ed in questo caso l’area in vantaggio sarebbe quella di Fiumicino, già visionata dalla precedente gestione del club – ma questo significherebbe spostare gli orologi indietro di 3-4 anni, quando invece – se non quella della Raggi – forse una nuova amministrazione potrebbe essere più collaborativa.