Nella Roma, come in molte altre squadre, ci sono i cosiddetti 'stakanovisti', quelli che per un mese non si sono mai riposati. Da Roma-Juventus ad oggi, come evidenzia Chiara Zucchelli oggi su La Gazzetta dello Sport, Radja Nainggolan, Kostas Manolas e Miralem Pjanic sono stati costretti ai lavori forzati: sempre in campo, sia con la Roma che in nazionale.
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Radja, Mire e Kostas. La Roma ai lavori forzati
Tra la Roma e le loro nazionali non si sono mai fermati. Logico che il loro rendimento ne abbia risentito
Ecco che Pjanic, ad esempio, ieri ha lavorato a parte perché è stanco e non può sovraccaricare i muscoli. Dopo la lesione al polpaccio ha giocato 4 partite tutte per dal primo all’ultimo minuto (3 in campionato, una in Champions). Ha disputato 6 gare su 8, saltando solo Frosinone e Barcellona, senza mai essere sostituito e domani a Palermo non dovrebbe mancare.
Manolas, invece, ha fatto bottino pieno: 8 su 8, 540’ in campionato e 180’ in Champions. Logico che il suo rendimento ne abbia risentito.
Non è nel suo miglior momento di forma neanche Radja Nainggolan e lo ha ammesso lui stesso prima del Bate Borisov: carattere generoso, motore del centrocampo giallorosso, il belga non dice mai di no e non cerca alibi quando gli viene fatto notare che appare in flessione. Anche lui non si ferma mai: 8 partite giocate, 180’ in coppa, 480’ in Serie A.
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