Senza polemiche e casi arbitrali il calcio perderebbe sapore, scrive Edoardo Lusena su La Gazzetta dello Sport. Tra i casi più accesi dell’ultima giornata c’è quello di Crotone-Torino in cui i granata lamentano tre episodi contro - il rigore per mani di Ansaldi concesso ignorando la spinta di Messias, il potenziale mani di Simy e, sul finale, la spinta di Luperto su Sanabria - ma secondo le valutazioni dei vertici arbitrali, che non hanno bocciato la sua direzione, il fischietto di Torre Annunziata non dovrebbe essere fermato.
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Questioni di Var. Fischi e polemiche: stagione ai raggi X tra interventi mancati e sbagliati
Guida non sarà fermato dopo Crotone-Torino, ma da settembre a oggi sono diversi gli episodi e i giudizi che hanno fatto discutere
Se alla 24ª giornata restano dubbi sul 2-0 convalidato dal Var in Napoli-Benevento per un mani sospetto di Politano su cui le immagini non danno certezze granitiche, basta riavvolgere il nastro di un altro turno per un caso più netto. Tre giornate fa al Mapei il Bologna è rimasto in 10 per un’ora contro il Sassuolo. Hickey, passibile di un giallo per un intervento duro su Muldur, viene graziato dall’arbitro che non fischia neanche il fallo. La pezza è peggio del buco: il Var manda La Penna al monitor ritenendolo da rosso e lui concorda. Ma è un errore. Ancora rewind, ancora polemiche: più che discusso l’arbitraggio del napoletano Maresca in Roma-Sassuolo.
L’entrataccia da rosso di Obiang su Pellegrini, punita solo con l’ammonizione, è solo il coronamento di una serataccia infiammata dalle polemiche. Sembra urgente ora, quindi, calibrare e chiarire l’utilizzo della Var. E magari, come auspicato un anno fa all’indomani di giornate di burrasca dal presidente federale Gravina e dallo stesso Rizzoli, invitando a un maggiore utilizzo delle review.
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