(La Gazzetta Sportiva - C.Zucchelli) - Rispetto alla squadra tipo delle dieci vittorie, mancavano 5 giocatori: Balzaretti, Benatia, Strootman, Florenzi e Pjanic.Eppure, dopo 9 mesi di campionato, non se n’è accorto nessuno. La Roma scesa in campo contro l’Atalanta aveva una difesa inedita e tutta brasiliana, un centrocampo con Taddei — al secondo gol stagionale, non gli capitava da 4 anni — e Nainggolan, un attacco con Totti non al meglio. Tanto bastava, alla vigilia, a rendere particolarmente complicata la partita: «Ma noi abbiamo iniziato concentrati — ha spiegato Taddei — e grazie alla carica dei tifosi abbiamo fatto bene». Oltre 40.000 gli spettatori presenti, ripagati dai giocatori che, per la prima volta quest’anno, hanno corso a fine partita sia sotto le curve sia sotto le tribune.
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“Questa è Roma. Sicuri: daje e daje arriverà il trionfo”
(La Gazzetta Sportiva – C.Zucchelli) – Rispetto alla squadra tipo delle dieci vittorie, mancavano 5 giocatori: Balzaretti, Benatia, Strootman, Florenzi e Pjanic.
Assistman «In campo facciamo bene perché ci divertiamo», spiega De Rossi, applaudito da tutto lo stadio e dal papà e dal suocero, fianco a fianco in tribuna. Avrebbe potuto realizzare il secondo gol stagionale, ha preferito regalare gloria a Ljajic. Un gesto che dà l’idea del gruppo attuale, lontano parente di quello di 12 mesi fa: «Quando si tocca il fondo — dice il centrocampista — si può solo risalire». Meglio concentrarsi su presente e futuro: «Abbiamo tanti giocatori forti, anche quando ne mancano parecchi non si vede la differenza. Stiamo facendo il nostro dovere e continueremo a farlo, a prescindere dalla Juve. E poi sognare non costa nulla». Così come, a De Rossi, non costa nulla immaginare una Roma che possa fare bene in Europa: «Questa squadra, per l’età dei giocatori, le loro qualità e la mentalità, può fare molto bene». Anche grazie alla società: «Daje e daje (testuale, ndr) questo trionfo arriverà. Sono orgoglioso della squadra e della società che l’ha costruita».
I brasiliani e Benatia Orgogliosi sono anche due dei quattro brasiliani partiti dall’inizio. Se Toloi si limita a dire di essere «contento per la prestazione», Dodò ammette: «Sto lavorando molto sulla difesa perché in Brasile non si gioca così. Non ho mai mollato anche se sono state fatte delle scelte diverse. Ho avuto un’opportunità e l’ho sfruttata». Sugli spalti anche Mehdi Benatia, ai box per una lesione muscolare. Domani la Juventus affronta l’Udinese e il marocchino dice di credere ancora allo scudetto, tanto da aver mandato «un messaggio ai miei ex compagni. Speriamo che capiscano...». E che gli facciano un bel regalo, visto che venerdì compie 27 anni.
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