Chi vuole dimenticare l’infortunio, chi invece deve dimenticare il mercato. Chi punta a farsi conoscere e chi a farsi riconoscere. Chi deve decidere il suo futuro e chi cerca di scriverlo nel migliore dei modi. Sei personaggi in cerca d’autore, sei centrocampisti della Roma in cerca di gloria, rivincite, certezze: dal più giovane, Paredes, al più vecchio Keita, ci sono quattordici anni di differenza e ci sono anche De Rossi, Nainggolan, Pjanic e Strootman, tutti in ordine alfabetico, tutti che chiedono tanto al 2015 appena iniziato.
rassegna stampa
Quel triangolo a centrocampo. Qui la Roma decide il suo campionato
Sei personaggi in cerca d’autore, sei centrocampisti della Roma in cerca di gloria, rivincite, certezze.
GLORIA KEITA Col Mali sta per giocare la Coppa d’Africa, sogna un trofeo, lui che ne ha alzati tanti in carriera, ma la sua nazionale non è tra le favorite, come invece lo è la Roma, chiamata a giocarsi lo scudetto con la Juventus. Arrivato in estate senza clamori, sembrava dovesse essere il quinto o sesto centrocampista, da utilizzare, vista l’enorme esperienza, solo in caso di estrema necessità. È diventato il terzo capitano e uno dei leader della squadra in poche settimane, la Roma gli ha proposto il rinnovo di contratto per un anno (a luglio ha firmato per una sola stagione), lui ci sta pensando e ha promesso di dare una risposta in primavera. L’idea di allungare la lista dei titoli vinti lo stimola, solo il fisico potrebbe convincerlo a dire basta ai suoi sogni di gloria.
SERENITÀ DE ROSSI I sogni sono, più o meno, gli stessi di De Rossi che però, al contrario di chi ultimamente ha giocato spesso al suo posto, sogna ancora il grande trionfo con il club. Al 2015 chiede non tanto un posto da titolare, che riprenderà già il 6 a Udine, ma chiede di tornare ad essere quel filtro imprescindibile tra difesa e resto della squadra che lo scorso anno ha fatto le fortune di Garcia. Sarà un caso, o forse no, ma la Roma quest’anno sta subendo di più anche perché il suo rendimento, complice un infortunio al polpaccio, non è quello dei mesi precedenti. A tutto questo quadro si aggiungono questioni extra-calcio che lo hanno fatto vivere poco tranquillo: non era alla festa organizzata dai compagni per Capodanno, ha scelto di festeggiare con la compagna e le figlie.
LA METÀ DI NAINGGOLAN La Roma deve riscattarlo dal Cagliari che si ritrova tra le mani una potenziale miniera d’oro. Due giorni fa il presidente Giulini, ha detto all’Unione Sarda che la metà del belga «vale più di 10 milioni», segno che intende monetizzare al massimo il rendimento di Radja, uno dei migliori centrocampisti della Serie A. La Roma si dice tranquilla, anche se sa che in Italia la Juve e all’estero Liverpool e Manchester aspettano soltanto un passo falso nella trattativa per approfittarne. Il giocatore non intende andar via dalla Roma ma vorrebbe, a fine stagione, un ritocco dell’ingaggio fino a 2.5 milioni. Pallotta è pronto ad accontentarlo, ma prima di fare qualsiasi tipo di calcolo bisognerà vedere la cifra finale utile ad acquistarlo tutto.
VOGLIA PAREDES - Non aspira a quelle cifre, ma aspira ad avere più opportunità Leandro Paredes. L’argentino, 20 anni, dovrebbe essere riscattato dal Boca a breve (la Roma ha inviato un avviso al club di Buenos Aires) per una cifra intorno ai 4.5 milioni, lui si aspetta di avere l’occasione di mettere in mostra le sue qualità e giustificare l’investimento oneroso.
RINASCITA STROOTMAN Non ha certo bisogno di occasioni, ma vuole prendere ancora di più per mano la Roma Miralem Pjanic. A 25 anni, e per di più senza le sirene del mercato, il 2015 potrebbe essere per lui l’anno della definitiva consacrazione. Lo stesso discorso vale per Strootman: il suo 2014 da incubo è terminato, adesso ha bisogno di ritrovare la condizione ma soprattutto la fiducia. I compagni lo aiutano in tutti i modi possibili e immaginabili: prima Totti, che lo ha consigliato tanto e lo ha invitato a non avere fretta, poi gli altri. Indicativa la foto postata ieri da Pjanic su Instagram: ci sono Strootman, lo stesso Miralem e suo figlio, di un anno. Eloquente la didascalia: «Due grandi giocatori, Kevin e Edin».
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