Dalla Spagna alla Spagna, dal 14 agosto 2015 all’11 agosto 2019: quattro anni fa, per la prima volta, Edin Dzeko faceva il suo debutto da romanista contro il Siviglia, realizzando, in neppure 45’, due gol e un assist, come riporta Chiara Zucchelli su La Gazzetta dello Sport.
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Quattro anni di Dzeko: tanti gol e qualche incomprensione…
Il centravanti bosniaco potrebbe essere all’ultima partita in giallorosso. Sarà titolare, vuole lasciare un bel ricordo
Stasera, probabilmente, sarà invece l’ultima all’Olimpico. Voleva vincere la Serie A dopo Bundesliga e Premier, se ne andrà per tentare di coronare altrove il suo sogno, lasciando la squadra con cui ha realizzato più gol in carriera (87) e la città dove si è sposato e sono nati i suoi figli.
Se fosse stato per lui, la partita di stasera non l’avrebbe mai giocata. Pensava che la sfida con il Parma di maggio (uscì dal campo tra i fischi che poi divennero applausi) sarebbe stata l’ultima all’Olimpico. Non sa che ambiente lo aspetterà, ma sa che vorrebbe lasciare un bel ricordo. E regalarsi, ancora, un’ultima notte come quella col Siviglia, quando con un missile sotto l’incrocio, dopo neppure 4’, fece innamorare i romanisti.
La storia ha detto poi che non sempre, tra lui e la gente, c’è stato quell’amore folle che sembrava fosse scoppiato dopo la presentazione. Il primo gol ufficiale lo segna alla Juventus, proprio all’Olimpico, saltando più in alto di Giorgio Chiellini, ne arrivano poi altri 86, ma tra alti e bassi.
I numeri lo certificano come uno dei più grandi attaccanti della storia romanista, al settimo posto della classifica all time dei marcatori giallorossi, con la media gol migliore degli ultimi 50 anni (0.48 reti a partita), dietro solo a Manfredini e Volk, ma il rapporto con i tifosi è stato spesso controverso. Ma la sensazione è che stasera a tutti i romanisti verrà un po’ di malinconia per quello che poteva essere e non è stato.
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