Alle spalle dei pali ad acca dello stadio c’è un’altra area verde, sul lato del Tre Fontane che guarda allo Sheraton. Lì, ormai completamente coperto dalle piante, c’è un muro di cemento lungo una decina di metri. Lo fece costruire Liedholm per farci palleggiare i giocatori, pure Bruno Conti. La storia della Roma al Tre Fontane è raccontata anche da quel muro. E se la Roma tornerà qui, in modalità ancora da determinare, non usurperà nulla al rugby. Che tra liti e tribunali ha fatto di tutto per sprecare le occasioni concesse. La situazione a oggi: restituito dal Coni a Roma Capitale, il Tre Fontane fu messo a bando, vinto dalla Rugby Roma Club (per pochi mesi presieduta da Riccardo Mancini, mai coinvolto nella gestione del club), con la Nuova Rugby Roma che, ritenendosi ingiustamente sconfitta, ha avviato la sua battaglia legale.
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Quanto traffico al Tre Fontane
Tra battaglie legali e campionati di rugby il centro sportivo Tre Fontane ha attirato l'attenzione della Roma, che vorrebbe ristrutturare lo stadio e trasformarlo in un impianto da 5mila posti. Nessuna squadra di calcio potrebbe però giocarci
INTRIGO - Il Tar ha dato ragione alla NRR, mentre si è in attesa che il Consiglio di Stato entri nel merito: il 29 maggio la RRC, che in questi anni ha mantenuto gli impegni rugbystici e gestito la struttura con tre campi, lascerà comunque il Tre Fontane all’Ati di cui la Profit di Ugo Pambianchi è mandataria. Ma per fare cosa? Il progetto con il quale la NRR ha vinto il bando prevedeva un asilo, un campo polivalente e uno da golf, ma Roma Capitale ha chiesto delle modifiche. La Roma, qualora l’accordo con i nuovi inquilini sarà sancito, potrebbe ristrutturare lo stadio e trasformarlo in un impianto da 5mila posti, con un campo di erba naturale. L’impianto, però, secondo quanto previsto dal bando, deve mantenere vocazione rugbistica. Impensabile, però, ospitare le attività della Roma calcio, con Primavera e Allievi, e di una franchigia di rugby per il Pro12: entrambe necessitano di strutture quasi esclusivi. Chi per anni ha lottato per riportare il «suo» rugby al Tre Fontane e per cacciare gli «usurpatori», dovrà fare molta attenzione al momento di rivendere quegli stessi spazi al calcio. La palla, ovale o tonda che sia, è nelle loro mani. Roma Capitale vigilerà.
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