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Quanta Roma per Mou. Da Wijnaldum fino ad Abraham, come giocare con le 5 stelle

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José costretto a scegliere: con il 3-4-2-1 o nel 3-5-2 non c’è spazio per tutti. A meno che Gini non giochi in mediana con Pellegrini o si passi al 4-2-3-1Un dolce rompicapo peril portoghese

Redazione

Una cosa è certa fin da ora, sarà un bel rompicapo, da qui fino al termine della stagione. Meglio, anche un dolce rompicapo, perché era quello che voleva davvero José Mourinho per alzare l’asticella, scrive Andrea Pugliese su La Gazzetta dello Sport.

E, cioè, di avere la possibilità di valutare di partita in partita chi mandare in campo, scegliendo però tra giocatori di qualità. Lo scorso anno, in tal senso, l’allenatore portoghese aveva infatti sottolineato spesso e volentieri (soprattutto nei primi sei mesi) come la rosa della Roma non fosse all’altezza delle altre nei cambi.

Ora invece lo è, soprattutto con quei cinque lì: Wijnaldum, Pellegrini, Dybala, Zaniolo ed Abraham. Che sono poi quelli che possono mettere le ali alla Roma. Anche se poi, già da lunedì sera contro la Cremonese, molto probabilmente bisognerà fare delle scelte anche su di loro, a meno che Mourinho non trovi il modo di mandarli in campo tutti insieme. Cosa che allo stato attuale sembra di difficile attuazione, soprattutto per gli equilibri di squadra a cui il tecnico giallorosso è sempre molto legato.

Insomma, con i cinque gioielli adesso per Mou c’è abbondanza di scelte. Ed è un’abbondanza ovviamente che all’allenatore romanista piace e non lo infastidisce, anzi. Ci saranno esclusioni eccellenti? Certo, ma sempre nell’ottica di un calcio che oramai si gioca in 16 e non più in 14 (grazie ai cinque cambi) e dove magari chi resta fuori può poi decidere la partita entrando in corsa. E già con la Cremonese, appunto, si va verso la prima scelta, visto che il borsino delle quotazioni dà in netto rialzo quelle di Wijnaldum, che dovrebbe partire per la prima volta dal via. Ma chi gli lascerà il posto? Dando infatti per assodato che uno tra Matic e Cristante dovrebbe essere in campo per gli equilibri difensivi e per la funzione di regista e anche che è difficile che Mou lasci fuori Abraham, l’unico centravanti, a dover iniziare in panchina dovrebbe essere uno tra Dybala, Zaniolo e Pellegrini.

Ma c’è un modo per far giocare insieme tutte e cinque le stelle giallorosse? Con il 3-4-2-1 (che è il modulo attuale, quello utilizzato anche a Salerno nella prima di campionato) sembra di no, a meno che Mourinho non decida per una mediana formata da Wijnaldum e Pellegrini, sulla carta un po’ leggerina nel gestire la fase difensiva. Anche con il 3-5-2 (utilizzato nella ripresa contro la Salernitana) dovrebbe restare fuori uno tra Zaniolo e Dybala, con l’altro a fare da spalla ad Abraham e Wijanldum e Pellegrini a fungere invece da mezzali. Ed allora l’unico modo per metterli dentro tutti insieme è il 4-2-3-1, con Gini vicino a Cristante (o Matic) ed i tre tenori (Dybala, Zaniolo e Pellegrini) a giostrare alla spalle di Abraham. Questo è il modulo preferito di Mou, che però pochi giorni fa ha ribadito come la squadra si senta più sicura con la difesa a tre.