Se la Roma riuscisse davvero a mettere la freccia sul Napoli ed a finire seconda, stavolta il miracolo sarebbe tutto di Luciano Spalletti, uno che subito dopo il k.o. di Torino contro la Juventus (24 gennaio scorso) si trovava a -12 dai partenopei ed oggi, invece, è a sole 4 lunghezze di distanza (e con lo scontro diretto da giocare in casa, il prossimo 25 aprile). Ma come è riuscito Spalletti a recuperare otto punti in due mesi e mezzo? Migliorando le cose tatticamente, lavorando psicologicamente sulla testa dei giocatori e sfruttando appieno il mercato di gennaio, che ha portato in dote Perotti (3 gol e 3 assist), El Shaarawy (3 gol e 3 assist) e Zukanovic. A conti fatti, molto ma molto di più di Regini e Grassi, i rinforzi ottenuti invece dall’altra parte da Sarri.
rassegna stampa
Psicologia, tattica e rinforzi: la Roma bracca il Napoli così
La rincorsa di Spalletti, il lavoro ed i nuovi: bene Zukanovic, Super El Shaarawy e Perotti, Regini e Grassi ancora ai box
Come riportato nell'edizione odierna de "La Gazzetta dello Sport", la Roma era quinta e rischiava addirittura di uscire dall’Europa League, con il Milan a -2 e Sassuolo ed Empoli a -3. Oggi sembra un altro mondo, un’altra storia, tutta un’altra cosa. E questo perché Spalletti ha ridato alla squadra un’organizzazione di gioco e rivitalizzato i giocatori sotto il profilo psicologico, ridandogli fiducia e carica motivazionale.
(A. Pugliese)
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