Forzaroma.info
I migliori video scelti dal nostro canale

La Gazzetta dello Sport

Prove di Roma. Ecco Cristante e Shomurodov, Mourinho respira

Getty Images

A Siviglia il portoghese avrà due soluzioni in più

Redazione

Per provare a salire davvero sull’ottovolante José Mourinho stasera a Siviglia (ore 22 contro il Betis, stadio Villamarin) si affiderà anche a loro due: Cristante e Shomurodov, con il primo che gli serve come il pane e il secondo che può cambiare le carte in tavola per l’assetto della Roma, scrive Andrea Pugliese su La Gazzetta dello Sport. Probabilmente non partiranno dal via, ma in corsa ci sarà spazio anche per loro, considerando che il tempo stringe e le partite – quelle vere – si avvicinano. Prima dell’esordio ufficiale in Conference League del 19 agosto (in casa del Trabzonspor o del Molde, lo sapremo il 12 a sera), ci sarà infatti solo la gara di stasera e la presentazione del 14 agosto, contro il Raja Casablanca, la prima occasione in cui la Roma riabbraccerà da vicino i suoi tifosi. È chiaro come l’interesse più grande giri un po’ tutto intorno a Eldor Shomurodov, l’uzbeko che la Roma pagherà in tutto 20 milioni di euro (bonus inclusi) e che la gente ha voglia di scoprire dal vivo. Arrivato nel ritiro di Carvoeiro il 2 agosto scorso, Shomurodov ha nelle gambe meno di una settimana di allenamenti, ma anche tanta voglia di mettersi subito a disposizione di Mou. Non sarà un esordio, invece, quello di Cristante, anche se per alcuni versi potrebbe sembrarlo. Perché Bryan giocherà la sua prima partita con la Roma da campione d’Europa, che non guasta mai sottolinearlo. Già, perché proprio durante la cavalcata azzurra Mourinho ne ha apprezzato le doti, considerandolo a tutti gli effetti un punto fermo della Roma. Tanto che Cristante è il centrocampista attualmente più importante. Perché ha forza fisica, sa difendere, palleggia bene e ha il calcio lungo che Mou cerca per innestare le ripartenze. Per lui si preannuncia unab, di certo senza doversi più sacrificare nel ruolo di difensore centrale, come con Fonseca. Anche se proprio Fonseca ne ha poi parlato egregiamente a Mou, convincendolo – anche solo sulla carta – di quanto sia prezioso.