Forzaroma.info
I migliori video scelti dal nostro canale

rassegna stampa

Protocollo sotto assedio. Più contagi e confusione, ora il calcio riflette: si torna all’antico?

Il decalogo Figc-Cts travolto dall’aumento dei positivi in A. Ricciardi, consulente di Speranza: "Bisogna cambiarlo". Si pensa a un altro codice. E sullo sfondo resta l’idea playoff

Redazione

La Serie A è sotto assedio. Anche il bollettino di ieri, nella spietata crescita dei numeri dei contagi, ha aggiornato pure la lista delle positività del pallone al Covid-19 con i nomi degli interisti Nainggolan e Gagliardini. Mentre altri scienziati tornano ad attaccare il protocollo Figc-Cts ritenendolo ormai inadeguato alla nuova situazione epidemiologica. Nato in mezzo alla primavera, quando finalmente la curva dei contagi aveva preso a scendere, ora il decalogo della ripartenza si ritrova a fare i conti con un incattivimento dei dati e della situazione generale, si legge su La Gazzetta dello Sport.

Regna la confusione sul come comportarsi. E all’orizzonte riappaiono due fantasmi: la famosa bolla stile NBA, rimandata a casa a maggio perché giudicata insostenibile, e il rifugio per cause di forza maggiore nei playoff, parola che sembra sinonimo di tortura per la maggior parte dei club. Una situazione che ha portato ieri Gravina a uscire allo scoperto. "L’unica strada è l’applicazione rigorosa del protocollo da parte di tutti". Per Walter Ricciardi, consulente di Speranza coinvolto nella prima stesura, bisogna "rivedere il protocollo e adeguarlo alla situazione epidemiologica".

Gravina è duro per difendere il protocollo con chi "alimenta confusione e inutili tensioni". Qualcosa però bisognerà inventarla. Ecco perché si potrebbe arrivare a un nuovo codice di autoregolamentazione del mondo del calcio che alzi barriere più alte alla diffusione del contagio. Restare fermi è impossibile. E poi in una situazione di emergenza, la possibilità di andare avanti senza rinunciare a nulla nel calendario, può diventare un’illusione. I playoff, salvagente nel caso di altri rinvii o addirittura di sospensione temporanea del torneo, per ora non si tirano giù dalla soffitta. Sono un argomento troppo divisivo per essere preso in considerazione. Se ne riparlerà a fine andata, quando però qualsiasi scelta sul format (per dire, playoff a 4, a 6 o a 8?) genererebbe contrapposizioni peggiori.