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Pronto, sono Mou… Eto’o, Matic, Dybala: quanti campioni stregati dal suo carisma

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A José spesso è bastata una telefonata per convincere i calciatori top a seguirlo. Pochi i tentativi falliti: un nome? Messi...

Redazione

Chissà, magari la prossima telefonata sarà proprio a Georgino Wijnaldum, il centrocampista del Psg su cui la Roma si è tuffata forte in questi giorni, sperando di chiudere la trattativa la prossima settimana (prestito con diritto di riscatto a 15 milioni, con i francesi pronti per questa stagione a pagare la metà dei 9 milioni di stipendio) scrive Andrea Pugliese su La Gazzetta dello Sport. O, magari, Mourinho quella telefonata l’ha già fatta, visto che negli ultimi due giorni l’olandese sembra essersi convinto dei giallorossi. Di certo da quando è a Roma Mourinho ne ha indirizzate già tante di trattative, ultima delle quali quella di Dybala. Ma era successo anche prima. All’Inter, al Chelsea o al Tottenham, per esempio. E’ il potere del suo carisma, di quello charme che finisce (quasi) sempre con conquistarti.

A Roma sono state tante le scelte di mercato indirizzate dalle sue telefonate. Dybala lo ha detto anche nella sua prima intervista, "le telefonate con il mister sono state importanti, è stato molto chiaro nel trasmettermi le sue idee e il fatto di poter lavorare con lui mi ha portato a Roma". Mou, del resto, è così: adulatore, convincente. La prima telefonata l’aveva fatta a Mkhitaryan, a maggio dello scorso anno, per convincerlo a restare ed a sotterrare le incomprensioni di Manchester. Operazione riuscita, almeno per un anno. Poi dal telefono del portoghese sono partiti gli squilli a Rui Patricio ed Abraham. Da mesi si coccolava Matic, perso Mkhitaryan ha affondato il colpo. Quindi Celik e Dybala.

Ma Mou di telefonate decisive ne ha fatte tante anche negli anni passati. All’Inter, ad esempio, quando si mosse per Eto’o e Sneijder. "Pronto, sono José. Che maglia vuoi? La numero 9 va bene?", raccontò il nigeriano. "Quella telefonata e quella di Moratti mi cambiarono la vita". Come per l’olandese: "Mourinho mi ha chiamato tante volte, dicendomi che gli serviva un numero dieci. E mi ha fatto sentire subito importante". Ma Mou all’Inter si è mosso anche per Muntari e Pandev. Con Bergwijn, invece, Mou usò addirittura una videochiamata. "Mou sapeva tutto di lui e in quell’occasione gli spiegò come lo avrebbe utilizzato con il Tottenham", ha detto l’agente dell’olandese. Poi ci sono invece le volte che Mou ci ha provato, ma non è andato a dama. Tra quelle illustri le chiamate a Pogba nei primi tempi alla Juventus, ma soprattutto a Messi nel 2014, quando Lionel sembrava in crisi con il Barcellona.