rassegna stampa

Primavera, Inter-Roma che sfida. Manaj contro Ponce per un posto in finale

La Roma lo ha pagato 4,2 milioni nel gennaio 2015, con l’intenzione di usarlo come vice Dzeko. Dopo l'infortunio al ginocchio, ora l’argentino sta bene, e vuole tornare da Spalletti con lo scudetto cucito sul petto

Redazione

Siamo ormai giunti alle semifinali delle Final Eight del campionato Primavera ed il match in programma oggi è Inter-Roma, probabilmente i due migliori vivai d’Italia degli ultimi anni. 
Diciassette scudetti vinti in due dal 2000 a oggi nei tre campionati nazionali di riferimento.
 Entrambe possono considerarsi fucine di talenti ed hanno portato alle squadre maggiori giocatori importanti.
Oggi a Reggio-Emilia è pronta la sfilata dei talenti migliori: Capradossi, Machin, D’Urso dal lato giallorosso e Gravillon, Zonta, Bonetto e Radu dalla sponda nerazzurra.
 Vincenzo D’Angelo su “La Gazzetta Dello Sport” sottolinea la presenza di una sfida nella sfida: l’argentino Ponce contro l’albanese Manaj.

In Argentina Ponce è famoso per esser stato il più giovane marcatore della storia del campionato. La Roma lo ha pagato 4,2 milioni nel gennaio 2015, con l’intenzione di usarlo come vice Dzeko. La stagione non è stata delle migliori: rottura del crociato ed addio esordio in Serie A. 
Ma ora l’argentino sta bene, e vuole tornare da Spalletti con lo scudetto cucito sul petto.

Se c’è una cosa che non manca a Manaj, quella è la personalità. Il salto dalla Lega Pro alla Serie A non lo ha per nulla accusato, anzi, ha rinforzato quella consapevolezza nelle proprie qualità. Il suo limite è da sempre quello caratteriale: esuberanza e sfrontatezza. In estate la trattativa con la Juventus è saltata per la diffidenza dei bianconeri, allora Manaj ha firmato per l’Inter. In A ha giocato appena quattro spezzoni di partite, tre gol nell’Under 21 albanese, gol al debutto in amichevole con la nazionale maggiore di De Biasi. Manaj è così, ama bruciare le tappe e lasciare il segno. In questa fase finale sembra esser sceso con la testa giusta: doppietta ai quarti contro il Palermo, più una traversa e un rigore trasformato. Vecchi oggi gli chiederà il bis.