rassegna stampa

Premier? No, grazie. Triste all’Arsenal ma ora Gervinho accelera sul City

L’ivoriano a Londra soffriva. Così quando squillò il telefono e sul display comparve il nome di Rudi Garcia, gli sembrò di toccare il cielo con un dito.

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Youtube e gli archivi non mentono mai. Sentenze scritte, con filmati a supporto. Ma non è ancora Cassazione, c’è sempre un grado di giudizio per ribaltare i verdetti. Per riscrivere la storia. Ed è una storia di rivincite da prendersi. Quella di Gervinho, che dalla Premier League è stato sedotto e abbandonato. Un anno fa, quando la Roma ne annunciò l’acquisto, in Inghilterra lo salutarono così: «Gervinho, dribbling like Messi, shooting like Heskey» . Lo cantavano gli stessi tifosi dell’Arsenal, la traduzione è facile facile e assomiglia molto più a un rimprovero che a un complimento: «Gervinho dribbla come Messi ma tira come Heskey». L’ivoriano soffriva, non ne poteva più di quel ritornello. Così quando squillò il telefono e sul display comparve il nome di Rudi Garcia, gli sembrò di toccare il cielo con un ditoNUOVA VITA  Il cielo con un dito l’hanno toccato pure i tifosi della Roma, dopo la doppietta di Gervinho al Cska Mosca e un ritorno in Champions che neppure nei sogni era immaginabile così dolce. «Ma la mia testa è al Manchester City, possiamo fare risultato anche lì, non abbiamo paura», disse quella sera l’ivoriano all’Olimpico. E chissà che cosa penseranno i tifosi avversari, che di Gervinho non hanno un ricordo tremendo.

Tre partite, due sconfitte e un pareggio: questo il negativo bilancio dell’ivoriano contro il City. In rete, se metti insieme il nome del giocatore e la squadra avversaria, esce fuori un video con tutti gli errori, molti dei quali sotto porta, in una delle sfide della freccia di Garcia contro Yaya Toure e compagni. Il City è una specie di tabù: mai un gol, mai un assist e la stima di Wenger che veniva meno, ogni partita di più. Due stagioni dopo Gervinho è rifiorito. E il motivo l’ha spiegato lui stesso, lanciato una sassata a Wenger: «La differenza tra Roma e Arsenal è tutta nella guida tecnica. Qui il mio allenatore, Rudi Garcia, mi dà fiducia, so che crede in me. A Londra ho imparato poco, del resto è dura farlo passando tanto tempo in panchina». E l’hanno dovuto ammettere anche i quotidiani inglesi: dopo la doppietta al Cska non ce n’era uno che non sottolineasse la rinascita dell’ivoriano. 

TACKLE E MEZZE RISSE  Ecco, Yanga-Mbiwa ci metterebbe la firma a ripetere lo stesso percorso. Le analogie ci sono, anche nel caso specifico. Perché youtube ha battezzato anche il difensore centrafricano, che con il City ha un curriculum persino peggiore rispetto a Gervinho: quattro incroci, quattro sconfitte, mai neppure un gol segnato dal suo Newcastle. Praticamente un incubo. E un incubo in verità pure per gli avversari, perché i filmati di cui sopra raccontano di una mezza rissa con Dzeko e alcuni interventi duri su Nasri e Jesus Navas. Non il migliore dei ricordi, ma in fondo tutta l’esperienza inglese di Yanga-Mbiwa è stata da dimenticare. Era arrivato al Newcastle come uno dei difensori rivelazione dell’Europa tutta. Ne è scappato un mese fa in prestito con diritto di riscatto, con la speranza che quel diritto diventi un obbligo da parte della Roma. La sequenza di infortuni gli ha regalato la vetrina: stasera oscillerà tra Dzeko e Aguero. Roba non dormirci la notte. Hai visto mai, magari i tabloid domani dovranno fare un titolo pure su di lui.