rassegna stampa

Porte chiuse per mezza Serie A: il governo vara il decreto. Pure Juve-Inter a stadio vuoto

Settimana senza pubblico nelle sei regioni sotto scacco. In B però si punta al rinvio

Redazione

Il campionato di calcio di Serie A va avanti. Zoppo, ma va avanti. Ed è l’unico pallone a rimbalzare, visto che rugby, volley e probabilmente basket hanno scelto il rinvio. Nelle regioni dell’emergenza coronavirus si giocherà a porte chiuse. Compresa la sfida scudetto Juventus-Inter in programma domenica sera allo Stadium. La speranza è che la disposizione possa esaurirsi domenica primo marzo, ma il presidente della Federcalcio Gabriele Gravina non può escludere 'ulteriori misure restrittive'. E Walter Ricciardi, super esperto dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, da ieri consigliere del ministro Roberto Speranza, fa pensare a una proroga parlando di "almeno due settimane"a porte chiuse.

Porte chiuse - scrive 'La Gazzetta dello Sport' - che scatteranno nelle sei regioni dell’emergenza con il resto delle partite a stadi aperti. Guardando a questo fine settimana: sei partite (Juve-Inter, Sampdoria-Verona, Sassuolo-Brescia, Milan-Genoa, Parma-Spal e Udinese-Fiorentina) nel silenzio, altre quattro (Lazio-Bologna, Napoli-Torino, Cagliari-Roma e Lecce-Atalanta) senza chiusure.  La Serie B, invece, è ancora in bilico tra l’ipotesi di decidere per le porte chiuse, modello Serie A, e quella di rinviare il turno di campionato del fine settimana sperando in una normalizzazione in tempi brevi. E l’ex medico della Nazionale, Enrico Castellacci, non nasconde lo scenario più temuto: "Se altre regioni verranno interessate, fermare il campionato non sarà un’eresia". Oggi è in programma il consiglio nazionale del Coni con Spadafora.