È una Juventus impegnata sul campo in Portogallo e un’altra che dovrà difendersi in Tribunale, scrive Fabiana Della Valle su La Gazzetta dello Sport. Ieri la Procura di Torino ha notificato a 16 indagati, tra cui il club- comepersona giuridica - il presidente Andrea Agnelli,il vice Pavel Nedved, l’ex responsabile dell’area sportiva Fabio Paratici e altri membri tra Cda, dirigenti con responsabilità strategiche, collegio sindacale e revisore legale,l’avviso di conclusione delle indagini partite nell’estate 2021, condotte dalla Guardia di Finanza. Sotto la lente dei pm ci sono i conti della Juventus relativi ai bilanci 2018, 2019 e 2020: i reati contestati sono il falso nelle comunicazioni sociali e le false comunicazioni rivolte al mercato. Secondo la Procura gli indagati avrebbero agito per alterare il bilancio attraverso due sistemi: lo scambio di giocatori (generando le plusvalenze grazie ai valori arbitrari attribuiti ai giocatori) e la cosiddetta manovra stipendi. Le operazioni, che non generavano flusso di denaro, servivano a sistemare i conti e vengono ritenute fittizie dall’accusa.
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Plusvalenze e stipendi: 16 indagati nella Juventus. I pm: “Bilanci alterati”
Nell’ambito del filone stipendi i pm avevano fatto richiesta di rogatoria internazionale per interrogare Cristiano Ronaldo, che però ha comunicato attraverso i suoi legali che non si sarebbe presentato. La Procura torinese aveva chiesto gli arresti domiciliari per Andrea Agnelli, ma la misura è stata rigettata dal Gip perché non ha ravvisato pericoli difuga, reiterazione di reato e inquinamento delle prove. L’avviso difine indagine viene notificato a tutti gli indagati per cuinonviene chiesta l’archiviazione. Il passo successivo di solito è la richiesta di rinvio a giudizio, ma non è detto che venga fatta per tutte le persone coinvolte. Nei prossimi giorni si conoscerà la linea difensiva della Juventus.
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