Domani Miralem Pjanic sarà a Torino, al più tardi dopodomani, per le visite mediche e la firma del contratto. Con la sua cessione, la Roma ha trovato 32 milioni di euro che sistemano la pratica bilancio al 30 giugno. Eppure, entrambi i club hanno di fatto piazzato in un angolo mediatico il bosniaco, al quale la società giallorossa e quella bianconera hanno piazzato addosso tutte le responsabilità dell’affare.
rassegna stampa
Pjanic-Roma, addio al veleno
Il bosniaco atteso domani a Torino per le visite mediche. Baldissoni: «Non volevamo venderlo», Marotta: «Nessuna trattativa tra società». Ma il k.o. di Rüdiger ha sbloccato l’affare
Ora, al netto di messaggini whatsapp e di verità sussurrate dal centrocampista – è stata la Roma a volermi vendere, questo il pensiero attribuito a Pjanic –, la Roma ieri ha reso note le parole contenute nella raccomandata ricevuta dal bosniaco il 9 giugno, in cui il giocatore comunicava di volersi avvalere della clausola rescissoria. «Pallotta è stato accusato di non aver rispettato la parola, ma aveva detto, in assoluta buona fede, che non voleva vendere Pjanic. Perché è vero, non voleva venderlo – ha detto il d.g. giallorosso Mauro Baldissoni a Roma –. Poi anche recentemente ha affermato che non dipendeva da noi perché aveva una clausola. Pjanic va via con la clausola, questa è la realtà». Non passa neppure un’ora che Baldissoni incassa anche l’appoggio virtuale di Beppe Marotta: «Non c’è stata nessuna trattativa tra i due club, ma solamente la volontà del giocatore, che si è avvalso della ben nota clausola, come da lui stesso comunicato. A breve sosterrà le visite mediche con noi».
Roma si è spaccata su ogni aspetto della vicenda, perché poi c’è a chi conviene dipingere il giocatore come un traditore o, viceversa, Pallotta come un «bla bla bla», scrive Davide Stoppini su "La Gazzetta dello Sport". La ricostruzione della vicenda, invece, è molto più semplice. Pjanic aveva l’accordo con la Juventus da settimane, almeno da un mese. Lo stesso bosniaco, incassato l'apprezzamento di Allegri, ha chiesto all’agente Michael Becker di sondare il terreno per altre soluzioni, magari all’estero, certamente più gradite alla Roma che così facendo non avrebbe rinforzato una rivale italiana. Soluzioni rimaste immaginarie: Barcellona e Bayern non sono andate oltre un «mi piace», Pjanic non era una priorità e il discorso, semmai, si sarebbe concretizzato più in là. Soluzione condivisa con Trigoria: Miralem voleva andar via, ma probabilmente l’avrebbe fatto senza fretta. Perché la Roma avrebbe coperto le esigenze di bilancio entro il 30 giugno solo con la cessione di Rüdiger al Chelsea, virtualmente conclusa per 25 milioni complessivi. Piano stilato ed esposto a Spalletti. Piano saltato dopo l’infortunio di Rüdiger di martedì scorso, che ha fatto precipitare la situazione, accelerando un addio in stand by.
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