«La Roma è tornata», parola di Miralem Pjanic, attuale capocannoniere della squadra giallorossa. Con i suoi 11 gol (9 in campionato e 2 in Champions) è divenuto il re del gol romanista, raggiungendo il suo primato stagionale dell’annata 2009-10 vissuta al Lione.
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Pjanic: «La Roma è tornata»
"La squadra adesso gioca con entusiasmo e fiducia, il gioco c’è, tutti siamo pronti. Due-tre mesi fa abbiamo avuto un crollo, ma ora la Roma è tornata", parola del numero 15 bosniaco, attuale capocannoniere giallorosso con 11 reti
Ieri è arrivata la sesta vittoria consecutiva, festeggiata davanti ai quasi 5.000 tifosi accorsi a Empoli. «Fa del bene a noi e a loro, fa bene a tutta la Roma – spiega Miralem –. È una bella striscia di vittorie quella che stiamo facendo, la squadra gioca bene e ha meritato di vincere. Napoli e Juve? Non ci pensiamo. Ora vediamo le altre partite del weekend e pensiamo alla Fiorentina. Noi abbiamo fatto il nostro lavoro ora vediamo cosa fanno gli altri. La squadra adesso gioca con entusiasmo e fiducia, il gioco c’è, tutti siamo pronti. Due-tre mesi fa abbiamo avuto un crollo, ma ora la squadra è tornata. Quando la squadra gioca senza fiducia – che è quello che era successo a noi – è difficile esprimersi, c’è sempre qualcosa che va male e vai in una spirale negativa in cui eravamo entrati. Un periodo in cui abbiamo giocato nella stessa maniera come col Napoli. Ora la squadra è tornata a vincere con merito, lavora tanto e con la fiducia è più facile, è sempre più bello. Guardiamo sia in alto sia in basso. È un campionato ancora molto aperto. Spalletti ci richiama? Sono le sue maniere di fare, ci sta sempre addosso e ci chiede tanto, però la squadra sta bene con lui, c’è tanta armonia. Ci protegge e noi vogliamo fare una grande stagione con questo tecnico».
Il sorriso alla fine si appanna solo quando si pensa all’affaticamento muscolare di Nainggolan (il 17° infortunio stagionale tra i giallorossi) che lo mette a rischio per venerdì contro la Fiorentina, scrivono Andrea Pugliese e Massimo Cecchini su "La Gazzetta dello Sport". Lo spirito però è alto.
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