Pennellate d'autore, o magie. Le punizioni di Miralem Pjanic sono diventate un marchio d'autore del centrocampista bosniaco, l'ultima sabato pomeriggio che ha sbloccato il match contro l'Empoli. Come riportato nell'edizione odierna de "La Gazzetta dello Sport", in questo momento nei 5 campionati europei più famosi nessuno su punizione è stato decisivo quanto Pjanic. Dall’inizio della stagione Miralem da fermo ha infatti segnato tre volte: contro Juventus, Carpi e appunto Empoli. Eriksen (Tottenham) e Willian (Chelsea) sono fermi a due, un plotone di stelle ha fatto centro una sola volta (Griezmann, Balotelli, Insigne, Neymar, Oscar, Calhanoglu e tanti altri). «Il mio maestro è stato Juninho, ma lui calciava in modo diverso dal mio — ha detto lui stesso — La palla ballava, come quella di Pirlo. Io mi esercito, provo spesso i tiri in allenamento per migliorare la precisione. Ma non le traiettorie, quelle le ho in testa, conosco le distanze dalla porta». Ma non solo gol, Pjanic ha servito anche quattro assist, l'ultimo sabato per il gol di De Rossi, festeggiato dai tifosi e compagni per la sua cinquecentesima presenza con la Roma. Complimenti che sono arrivati anche dal suo amico Carlo Verdone: «Un giorno mi piacerebbe raccontare la sua storia e quella di Totti. Potevano andare altrove, sono rimasti a Roma»
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Pjanic, il mago delle punizioni: «Le traiettorie le ho in testa»
Ha studiato da Juninho ed insegue Pirlo: già 10 i gol sui tiri da fermo in A del bosniaco Per lui 4 assist, l’ultimo a De Rossi. Che discute con Giacomelli e poi fa festa con Verdone
(A. Pugliese)
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