La speranza è di rivederlo in campo già sabato, a San Siro, quando contro l’Inter ci sarà la necessità di tornare alla vittoria per non perdere terreno sulla Lazio. La certezza, invece, è che quella caviglia destra gli dà ancora fastidio eccome. Sono mesi che è così, con un’infiammazione fortissima ai tendini, tanto da non permettergli di scendere in campo domenica scorsa, contro l’Atalanta. Miralem Pjanic strada facendo ha imparato a conviverci, stringendo i denti. Ma se i dolori non passeranno e l’infiammazione non passerà, allora a fine campionato potrebbe anche decidere di operarsi.
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Pjanic e la caviglia che fa le bizze: rischio operazione
Il bosniaco è spesso costretto a convivere con il dolore ed a ricorrere alle infiltrazioni per giocare. Se la situazione non migliorerà, la soluzione più facile sarà l’operazione
Negli occhi della gente c’è ancora quella terribile distorsione del marzo 2013 contro il Genoa, quando Pjanic (che anche ieri a Trigoria ha fatto un lavoro personalizzato) si procurò una lesione capsulo legamentosa alla caviglia sinistra che lo tenne fuori per più di un mese. Questa volta, invece, si tratta dell’altra, della caviglia destra, toccata dura in più di un’occasione, l’ultima delle quali nella recente sfida casalinga contro il Napoli. Ed a forza di prenderci botte la caviglia ha perso di stabilità ed i tendini si sono infiammati. Tanto che Pjanic è spesso costretto a convivere con il dolore ed a ricorrere alle infiltrazioni per giocare. Se la situazione non migliorerà, appunto, la soluzione più facile sarà l’operazione. Anche perché, andando avanti così, i problemi possono moltiplicarsi. Poggiando male il piede, infatti, negli ultimi tempi il centrocampistabosniaco comincia ad avere fastidio anche al ginocchio destro.
C’è da capire, dunque, quante partite tra le sette che mancano riuscirà a giocare Pjanic. Che, come gli succede oramai da quando è sbarcato a Roma, continua ad essere al centro di mille voci di mercato. Se Garcia resterà a Roma, Miralem al 99% non si muoverà. Anche se negli ultimi tempi qualcosa con l’ambiente si è incrinato, complice anche qualche insulto subito per strada da tifosi un po’ troppo focosi. Se, viceversa, il tecnico francese non sarà più a Trigoria, allora anche Pjanic potrebbe andare via. Luis Enrique, ad esempio, lo ha già chiamato per dargli l’eredità di Xavi, anche se il Barcellona fino a gennaio 2016 non può fare mercato. Ma anche dalla Premier (Manchester United e Liverpool, per il dopo-Gerrard) sono pronte all’assalto, in caso di possibile cessione del bosniaco.
Intanto ieri a Trigoria c’è stato movimento, sempre con vista sul mercato. Si è affacciata la Sampdoria, ad esempio, che ha chiesto ancora una volta la conferma del prestito di Romagnoli anche per la prossima stagione, ricevendo però in cambio un secco no. E poi c’era Pascal Boisseau, agente di Garcia, Gervinho e Keita. In ballo c’è il rinnovo del contratto del maliano (di cui si tornerà però a discutere tra un mese) ma soprattutto Rio Mavuba (pallino di Garcia), in scadenza di contratto con il Lille. Potrebbe essere il primo rinforzo della nuova Roma.
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