rassegna stampa

Più gol e punti. Se c’è Totti è super Roma

(La Gazzetta dello Sport – M.Cecchini) – Adesso fa un po’ sorridere pensare che all’alba della gestione americana, si pensava di poter anche fare a meno di lui.

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(La Gazzetta dello Sport - M.Cecchini)- Adesso fa un po’ sorridere pensare che all’alba della gestione americana, si pensava di poter anche fare a meno di lui. Poco meno di tre stagioni dopo, invece, la Roma scopre come senza quel vecchio ragazzo - che a settembre compirà 38 anni e fra 16 giorni taglierà il traguardo dei 21 di Serie A - ogni ambizione sembra velleitaria. A proposito, c’è bisogno di sottolineare che stiamo parlando di Francesco Totti?

Verso il raddoppio D’altronde i numeri non mentono e quelli (straordinari) dell’attuale stagione raccontano come, senza il proprio capitano, la squadra stenti parecchio. Con Totti, infatti, la Roma va a segno ogni 36 minuti di gioco; senza invece la frequenza gol dei giallorossi sale a 63 minuti. Non a caso la Roma ha segnato solo un gol negli ultimi tre match. Ma non basta, perché il dato diviene cemento se si guarda la classifica. La squadra di Garcia nelle gare giocate con il numero dieci in campo ha ottenuto 38 punti, in media 2,53 a partita, mentre senza il capitano la media è scesa a 1,82. Quanto basta per augurare lunga vita a Totti, che giocherà sino al 2016

Destro & Ljajic La buona notizia, comunque, è che lunedì contro l’Udinese il capitano tornerà in campo, e probabilmente anche in buona forma, visto la grandinata di gol realizzati ieri nella partitella disputata a Trigoria con la Primavera. Insomma, dopo il crac di Strootman - che domani partirà per l’Olanda per poi operarsi all’inizio della prossima settimana - un carezza per Garcia, visto che Destro e Ljajic (con sfumature differenti) finora non hanno convinto fino in fondo. Intendiamoci, l’attaccante marchigiano è rientrato da soli tre mesi dopo un lungo stop e quindi i 6 gol segnati finora tutto sommato rappresentano un bottino più che decoroso, tanto da essergli valso il ritorno in Nazionale. Certo, nell’immaginario del tifoso giallorosso non sembra lui la punta da venti gol a stagione con cui andare all’assalto della prossima Champions League, ma Destro resta centrale nel progetto romanista, anche se per lui il prossimo anno in attacco la concorrenza aumenterà. Discorso diverso quello relativo al serbo.

Non è in discussione il suo talento (grande), ma i motivi del non enorme feeling che c’è con lo staff tecnico. Per questo sembra prendere sempre più quota l’ipotesi che in estate cambi maglia, visto il probabile arrivo in giallorosso di Iturbe del Verona, cosa che gli chiuderebbe ulteriormente gli spazi. Detto questo - a meno di acquisti stratosferici - l’impressione è che ad agosto ci ritroverete su queste colonne a segnalare l’inevitabile ruolo centrale di capitan Totti. Costringendoci malinconicamente ad immaginare come sarà più opaco il nostro calcio dal 2016 in poi.