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ROME, ITALY - OCTOBER 31: Nicolo Pisilli of AS Roma kicks the ball during the Serie A match between AS Roma and Torino at Stadio Olimpico on October 31, 2024 in Rome, Italy. (Photo by Paolo Bruno/Getty Images)
Cinque allenatori e una base comune, la convinzione di avere un gioiellino tra le mani. Il primo ad accorgersene, scrive Andrea ugliese su La Gazzetta dello Sport, è stato José Mourinho (chelo ha fatto esordire e con cui ha segnato il suo primo gol "vero", allo Sheriff Tiraspol), l'ultimo Claudio Ranieri, che quando non ce l'ha avuto ne ha sentito la mancanza. In mezzo Daniele De Rossi, Ivan Juric e Luciano Spalletti, che lo scorso 10 ottobre lo ha fatto esordire in maglia azzurra proprio a casa sua, contro il Belgio, allo stadio Olimpico. Cinque allenatore che Niccolò Pisilli ha stregato in poco più di un anno, da quando ha deciso di affacciarsi al grande calcio per prendersi la scena e colorarla a modo suo.
In Roma-Lecce ha segnato il suo secondo gol stagionale. Una rete pesante, perché ha di fatto chiuso i conti, esattamente come pesantissima era stata anche quella realizzata al Venezia, che ha dato alla Roma una vittoria quel giorno quasi insperata. Niccolò sabato sera ha poi festeggiato con papà Francesco (un ex tennista che è stato anche classificato Atp) e il fratello Mattia, 22 anni, anche lui centrocampista e capitano del Palocco, campionato laziale di Promozione, attualmente fermo per squalifica. E proprio a Casal Palocco Niccolò ha il suo eldorado, il mondo che lo coccola, a iniziare da mamma Valentina, che di professione fa la psicologa.
La vita di Pisilli è cambiata il primo settembre, subito dopo il mercato. Perché fino al giorno prima la Roma aveva provato a darlo via, prima al Lecce (che però voleva un diritto di riscatto) e poi agli austriaci del Lask Linz (che avevano accettato il prestito secco). Ad opporsi fu De Rossi, che poi lo mandò in campo da titolare a Torino, contro la Juventus. Lì - di fatto - cambia la vita di Pisilli, che ora è pronto a prendersi la Roma.
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