C’è chi, sui social, l’ha immortalato tipo Santo: senza mischiare sacro e profano è innegabile che, almeno ieri, Tiago Pinto sia stato l’uomo del giorno in casa Roma, scrive Chiara Zucchelli su La Gazzetta dello Sport.
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Pinto, che lavoro: ceduti Calafiori, Kluivert e Diawara
Prima della partita, chiaramente, perché è logico che aver ceduto a titolo definitivo Diawara, Kluivert e Calafiori in sole 24 ore è da ritenersi un successo. Soltanto di ingaggi, infatti, tra Belgio, Inghilterra e Svizzera la Roma ha messo sull’aereo oltre sei milioni di euro, a cui se ne sommano altri 13 di cartellini.
Nei casi di Diawara e Calafiori il club ha mantenuto una percentuale sulla futura rivendita. Una clausola che Pinto è solito tenere in tante operazioni: la considera un’assicurazione sul futuro e, anche, un modo per far vedere ai club acquirenti che la Roma non vuole svendere i propri calciatori, ma vuole venderli a squadre che abbiano un progetto.
Questo a parole, poi ci sono i fatti, anzi i numeri, quelli della giornata di ieri e quelli di un anno che, a partire dai riscatti sicuri di Under e Pau Lopez, hanno portato nelle casse dei Friedkin sessanta milioni di euro. Nel dettaglio: dal portiere a Diawara, passando per Veretout, Felix, Ünder, Kluivert, Carles Perez, Florenzi e Calafiori, la Roma, tra lo scorso gennaio (ma i soldi sono entrati in cassa ora) e questa estate ha messo via 60 milioni di euro.
Da ieri, poi, Calafiori è andato al Basilea a titolo definitivo per un milione e mezzo (contratto in scadenza tra un anno) più il 40% della futura rivendita. Diawara, 2.2 milioni netti di ingaggio, ha salutato direzione Anderlecht: va via a titolo definitivo per 3 milioni più il 50% della futura rivendita. Nel caso dei due ragazzi, quindi, di vent’anni (Riccardo) e venticinque (Amadou), é come se la Roma mantenesse la metà del cartellino.
Kluivert, invece, va al Fulham: prestito con obbligo di riscatto a 9 milioni e mezzo più bonus, oltre al 20% della futura rivendita. L’obbligo è una formalità, in sostanza anche l’olandese saluta per sempre perché gli inglesi dovranno acquistarlo dopo la prima partita.
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