rassegna stampa

Petrachi in pressing: “Squadra in forma ma niente distrazioni”

LaPresse

Il direttore sportivo: "Abbiamo regole messe in chiaro da subito, chi non le rispetta è fuori. Attenzione, bastano due partite fatte male per tornare nella melma"

Redazione

"Quella di domani sera sarà la sua partita. L’esperienza al Torino ha cambiato la vita e la carriera di Gianluca Petrachi, scrive Chiara Zucchelli su "La Gazzetta dello Sport". Petrachi, l’uomo che da sei mesi ha preso in mano l’area sportiva della Roma, affronterà per la prima volta da avversario il Torino e ne parla così: "Ho dato tanto per il Toro, mi sono invecchiato anche fisicamente perché tenevo tantissimo a quei colori. Aver vissuto quelle difficoltà ti aiuta per far bene in una piazza come Roma, perché se non hai vissuto certe situazioni qui rischi di essere sbriciolato. Forse mi emozionerò di più al ritorno, perché sarà come tornare in una vecchia casa. All’Olimpico, però, subentrerà la professionalità. Non amo perdere, sono ambizioso. La sconfitta la vivo malissimo. Spero che domenica i nostri giocatori non sbaglino l’approccio alla partita".

"Petrachi passa a Trigoria parecchie ore al giorno, vede ogni singolo istante degli allenamenti ("I giocatori lo sanno, sentono la mia presenza") e se c’è da dire qualche parola, anche a muso duro, non si fa problemi. Lo ha fatto, insieme a Fonseca, dopo il pareggio a Genova contro la Samp ed è pronto a farlo ogni qual volta dovesse servire.

"Semplice è anche capire che nelle prossime settimane, tra campionato, Coppa Italia e poi, da febbraio, Europa League, arriveranno le sfide clou: "Stiamo lavorando, ma c’è ancora tanto da fare. Dal punto fisico i calciatori si sono ripresentati tutti a un buon livello e non c’è stato uno che abbia sgarrato. I ragazzi devono aver chiaro che, dopo tutti questi complimenti che hanno ricevuto dal mondo esterno, non devono sentirsi appagati: l’abbuffata di belle parole non serve a niente, perché bastano due partite fatte male per tornare nella melma". E la Roma non se le può, e vuole, permettere. Anche perché, dopo il Torino, all’Olimpico la settimana prossima arriverà la Juve. E sarà una partita speciale. Per tutti.