rassegna stampa

Il Pescara prende Pavone e ora sogna la coppia con Zeman

A Pescara, dopo l'ingaggio di Pavone come direttore sportivo, si sogna il grande ritorno di Zeman, protagonista della stagione che portò gli abruzzesi in Serie A.

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E' stato l'architetto di Zemanlandia atto primo, secondo e di quello in versione 2.0 (l'ultimo Foggia firmato Zeman, quello degli Insigne e Sau, per intenderci). Adesso Peppino Pavone mette la sua esperienza e il suo occhio da talent scout a disposizione del Pescara, di cui diventerà il nuovo direttore sportivo: questa mattina ha raggiunto l'accordo con il presidente degli abruzzesi Sebastiani.

FIUTO ED ESPERIENZA — Quella di Pavone è una storia che si scrive in parallelo con il lungo romanzo di Zdenek Zeman. Smesso di giocare a calcio, accetta l'offerta di Casillo e riparte da Foggia dietro a una scrivania. Insieme a Zeman costruisce il Foggia dei miracoli, piazza dove ritorna nel 2010, quando si ricompone in Puglia la triade Pavone-Zeman-Casillo. Nelle ultime ore il suo nome era stato spesso affiancato a quello del Pescara, piazza innamorata del progetto Zeman dopo la storica promozione in Serie A firmata dal boemo. Questa mattina rapidamente c'è stata la stretta di mano tra Pavone e il presidente Sebastiani: è così maturato l'accordo su base biennale, l'arco di tempo considerato giusto e necessario per aprire una programmazione almeno sul medio periodo.

IL GRANDE SOGNO — Pescara si prende Pavone, ma adesso è in trepidante attesa per ottenere il sì di Zeman. Già, perché l'obiettivo è ricomporre la coppia dei miracoli: Pavone dietro la scrivania (e sui campi a scovare talenti), Zeman in campo. La trattativa tra Sebastiani e il boemo è tutta aperta, anche se sul tecnico c'è forte anche il corteggiamento del Bologna e del Cagliari. Il grande sogno è questo, la conclusione è tutta da scrivere. Perché che Zeman ritorni a Pescara non è affatto un passaggio scontato.