rassegna stampa

Peruzzi: «Per il terzo posto conta la testa. E Spalletti può finire secondo»

"Credo che i meriti di Spalletti più che tecnico-tattici siano stati psicologici. Ha rimesso ogni cosa al suo posto, ridando fiducia a tutto l’ambiente"

Redazione

«La Roma è la favorita per il terzo posto. Anche se poi in una partita secca come quella di sabato con l’Inter, può succedere di tutto. La Roma gioca bene, è velocissima, ma Mancini ha il materiale umano per rispondere e di rimessa può far male con Ljajic, Eder e lo stesso Jovetic, decisivo nella prima parte del torneo. Del resto per l’Inter l’Olimpico è lo spartiacque: dovesse perdere, addio Champions. Roberto ha una squadra potenzialmente forte ma anche un po’ inesperta. Quello che gli manca è l’anima. Dovevano clonare Zanetti» dice Angelo Peruzzi intervistato da Maurizio Nicita per La Gazzetta dello Sport.

«Non debbo scoprire io le qualità di Spalletti. Ma credo che i suoi meriti più che tecnico-tattici siano stati psicologici. Ha rimesso ogni cosa al suo posto, ridando fiducia a tutto l’ambiente. Se la Roma era arrivata due anni seconda, i valori c’erano. Bisognava farli riemergere. Perché alla fine sono i giocatori a fare la squadra».

Può puntare anche al secondo posto?

«Sì. Perché il Napoli ha fatto benissimo ma se, come col Milan, lascerà ancora qualche punto per strada, con quella Juve fenomenale, potrebbe risentire psicologicamente vedendo svanire lo scudetto e allora la Roma, con lo scontro diretto in casa, sullo slancio...».

Possibili variabili nella volata?

«Forse una, un po’... impazzita. Nel senso che la Lazio affronterà all’Olimpico tutte e tre le contendenti. E, nonostante sia stata deludente, ha qualità per mettere in difficoltà chiunque. Cominciando dal derby post pasquale».