rassegna stampa

Perotti&Fazio, non solo Roma. È l’ora del tango argentino

Sampaoli chiama l’attaccante 6 anni dopo l’ultima gara con l’Albiceleste. Il difensore: "Se giochiamo come contro il Chelsea andremo lontano"

Redazione

Dopo 6 anni, Diego Perotti è tornato tra i convocati della nazionale argentina. Con lui ci sarà l’inseparabile amico Fazio, ma la copertina stavolta se la prende l’attaccante: i media di Buenos Aires lo definiscono "felicissimo" e parlano di "grande sorpresa" da parte di Sampaoli, la Roma si congratula sui social, Di Francesco e Monchi lo fanno di persona, i tifosi gli mandano messaggi su Twitter e Instagram perché ormai Perotti è entrato nel cuore della gente.

"Partite così – ha detto in conferenza Sampaoli servono per valutare questo tipo di calciatori". Perotti volerà in nazionale subito dopo la partita contro la Fiorentina del 5 novembre, l’11 è in programma la sfida alla Russia, forse il 14 potrebbe esserci un altro impegno (da confermare, contro l’Ucraina) e partirà con la serenità di chi sa di aver fatto tanto in questi mesi. Quattro anni fa pensava addirittura di smettere. Poi il Genoa, la rinascita e la nuova vita romana: rigorista, punto fermo di Spalletti prima e di Di Francesco poi, anche se adesso le alternative non mancano, come scrive Chiara Zucchelli su "La Gazzetta dello Sport".

Ieri Fazio ha parlato a Sky e ha ribadito quanto detto già, pubblicamente e privatamente, da Di Francesco e da Monchi: "Se giocheremo sempre come con il Chelsea non avremo problemi di punti. Io ho sempre avuto fiducia in questa squadra, avremmo meritato di vincere in Champions, ma adesso pensiamo alla partita molto importante che ci aspetta. Siamo molto forti, ma dobbiamo dimostrarlo in campo partita dopo partita".