Paulo Fonseca ritrova le ali. Probabilmente è ancora presto per dire che la crisi è superata, ma il ritorno nella lista dei convocati per la gara di questa sera a Udine di Cengiz Under restituisce un po’ di scelte al tecnico portoghese in un reparto del campo in cui queste settimane si è dovuto arrangiare con soluzioni come Florenzi e Santon. Il ritorno del turco, ultima convocazione il primo settembre per il derby contro la Lazio, è il penultimo tassello prima di essere a pieno organico in quel ruolo, considerando che domenica scorsa è rientrato anche Perotti e che per Mkhitaryan“non manca tanto, è soltanto questione di giorni”, come ha detto lo stesso Fonseca nella conferenza stampa di ieri. “Under è pronto - le parole del tecnico - si è allenato bene anche se non potrà giocare dall’inizio”.
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Molte alternative le offre anche Perotti: il suo rientro col Milan è servito per rivedere alcune caratteristiche fondamentali per il gioco del portoghese. L’argentino ha le giocate per creare la superiorità numerica, e quando arriva sul fondo è in grado di servire il centravanti o i centrocampista che arrivano da dietro. Quella con Under, scrive Chiara Zucchelli su 'La Gazzetta dello Sport', potrebbe essere una staffetta programmata. A meno che Fonseca non decida di giocarsi la carta Kluivert, che ha scontato la squalifica con il Milan e ora è pronto per partire di nuovo titolare. Può giocare a sinistra e stringere verso la porta o partire largo a destra per arrivare sul fondo e mettere in mezzo. Deve crescere dal punto di vista delle scelte in area e spesso si lascia andare a proteste troppo plateali, ma sono vizi catalogabili come “errori di gioventù”. Tra gli esterni a disposizione per Udine, Zaniolo è quello che sta meglio dal punto di vista psico-fisico. Per la prima volta da inizio stagione, e nel momento più caldo, insomma, Fonseca ha quasi l’imbarazzo della scelta. Tra stasera e il Napoli ci sarà spazio per tutti.
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