Nella batteria dei trequartisti dietro la punta, partendo da sinistra col piede invertito, al momento il titolare è Diego Perotti, scrive Andrea Pugliese su La Gazzetta dello Sport. E il lavoro fatto in estate prima del ritiro - zero vacanze, allenamenti al freddo in Argentina - sembra che stia pagando.
rassegna stampa
Perotti tutto dribbling e fatica per conquistare Fonseca
Ha saltato le vacanze per tornare a Roma al meglio. E al momento per il tecnico è lui il titolare a sinistra
Da tre settimane Perotti non ha mai saltato un allenamento e anche nei test fisici ha dato ottime risposte. A 31 anni (compiuti ieri) e dopo 3 anni e mezzo di Roma, la sua importanza si vede in campo ma si vede anche nello spogliatoio. In un gruppo che si sta ricostruendo da zero lui è uno dei leader, non a caso è stato lui ad organizzare, concretamente, la cena di squadra a base di carne alla brace della scorsa settimana. Un modo per far gruppo, avallato anche da Fonseca, presente con tutto il suo staff.
Da Perotti l’allenatore si aspetta tanto: fuori dal campo, visti i nuovi e i giovani da accompagnare, e nel 4-2-3-1. Perché all’argentino Fonseca chiede di saltare l’uomo, di giocare dentro al campo, di mettere in mostra creatività ma anche di regalare alla squadra quell’equilibrio che Ünder dall’altra parte, ad esempio, fatica a dare.
Nelle scorse settimane si è parlato di un ritorno al Boca (ipotesi tramontata presto) e di interessamenti di Torino e Genoa, ma l’ingaggio da quasi tre milioni netti ha congelato qualsiasi trattativa. Anche perché Perotti vuole restare a Roma e alla Roma, almeno per un altro anno.
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