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rassegna stampa

Perotti, Pastore e Fazio sono in bilico. E l’amore per l’Argentina rischia di sparire

La Roma americana ha sempre avuto giocatori di Buenos Aires e dintorni in gruppo

Redazione

Un pezzo di Roma è andato in Argentina qualche mese fa, ma ora è tornato a casa. Presto, molto presto, potrebbero essere invece i tre argentini della rosa giallorossa a fare il percorso inverso, scrive Chiara Zucchelli su La Gazzetta dello Sport.

E, a meno che Petrachi non ne porti qualcun altro a Trigoria, sarebbe una novità, un inedito per la Roma americana, che ha sempre avuto giocatori di Buenos Aires e dintorni in gruppo. Una tradizione, quella che lega Roma alla patria di Maradona, seconda soltanto al Brasile.

In tutto, finora, sono stati 35, più i tre oriundi Allemandi, Angelillo e Osvaldo. Il primo è stato Arturo Chini Luduena, primo straniero di sempre nella storia del club. L’ultimo, per ora, rischia di essere Javier Pastore, arrivato nel 2018. La Roma vorrebbe cederlo, nonostante Fonseca abbia un debole per lui e con lui in campo si sia visto, in questa stagione, il gioco migliore.

Diverso è il discorso per Perotti e Fazio. Sono due leader dello spogliatoio: il difensore, insieme a Dzeko, Kolarov e Pellegrini è stato uno dei rappresentanti del gruppo in questa fase, ma non è un titolare e ha uno stipendio da oltre due milioni a stagione, un po' meno di Perotti. Nessuno dei due gioca molto, l’attaccante è spesso out, entrambi hanno il contratto in scadenza nel 2021, se volessero tornare in Argentina la Roma non avrebbe problemi anche a regalargli il cartellino, considerando che Fazio ha 33 anni e Perotti uno in meno. Ma entrambi sono legatissimi a Roma e alla Roma.