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Perotti, la gioia e il dolore: “Lottiamo fino alla fine”

LaPresse

L’argentino torna al gol su azione, ma poi si fa male alla coscia: affaticamento a un flessore. Oggi gli esami, però c’è il rischio di non averlo sabato con la Samp

Redazione

Diego Perotti da quando c’è Ranieri ha ritrovato continuità. Terza rete di fila, dopo quelle contro Spal e Napoli, quarta stagionale, non proprio poco per uno che, in campionato, ha giocato appena 10 volte. E che con ogni probabilità non ci sarà neppure sabato sera a Marassi contro la Sampdoria. Già nel finale della partita di ieri sera si toccava la coscia destra, ha stretto i denti, poi quando ha lasciato il campo è arrivato il responso: affaticamento al flessore, oggi previsti gli esami, lui e Santon sono, rispettivamente, gli infortunati muscolari numero 42 e 43. La speranza di Diego, però, è che "si tratti solo di un crampo, niente di particolare. L’importante è che non abbiamo mollato, ripartiamo da questo. Lotteremo fino all’ultimo", ha garantito prima di lasciare l’Olimpico. La sua speranza è la stessa della Roma perché Perotti è l’uomo della Champions e se oggi, dopo i ko di Milan e Lazio, la Roma ha ancora una speranza di agguantare il quarto posto è grazie alla sua rete. Come scrive Chiara Zucchelli su La Gazzetta dello Sport, la difesa della Roma ha subito gol per la dodicesima gara interna di fila in Serie A. Mai aveva fatto così male. A poco è servito il cambio in porta Olsen-Mirante, anche se la prova del portiere italiano ha soddisfatto Ranieri. In questo momento la Roma ha bisogno che tra il suo numero uno e i difensori ci sia comunicazione e Mirante, in questo senso, è una garanzia. Anche perché a Genova sarà di nuovo emergenza: Florenzi non recupererà, a destra ci sarà Karsdorp, al centro rientrerà Manolas, a centrocampo ci sarà De Rossi e, almeno per la panchina, potrebbe esserci Pastore.