rassegna stampa

Perotti, Higuain, le fasce: questi i tre snodi cruciali

La mappa dei tocchi per zona dice che sulla fascia mancina Perotti lavora il maggior numero di palloni. Se è in giornata di genio, col suo movimentismo può diventare immarcabile

Redazione

Oggi pomeriggio per la Roma di Spalletti arriva l'ultima occasione in chiave secondo posto e con l’Inter quarta a meno quattro, a distanza di relativa sicurezza, vale la pena di giocarsi la «fiche» senza eccessivi pensieri. Contro il Napoli, il tecnico giallorosso sembra intenzionato a calare un’altra volta la carta del trasformismo di Perotti, un po’ centravanti e un po’ trequartista. La mappa dei tocchi per zona dice che sulla fascia mancina Perotti lavora il maggior numero di palloni. Se è in giornata di genio, col suo movimentismo può diventare immarcabile. L’onere di disinnescare gli svolazzi di Diego toccherà in particolare ad Allan. Arrivato a fine gennaio, Perotti è entrato subito nei meccanismi della nuova Roma spallettiana e non ne è più uscito. In campionato Spalletti lo ha schierato titolare 11 volte su 12.

Il Napoli di Sarri, scrive Sebastiano Vernazza su "La Gazzetta dello Sport", è più largo della Roma di Spalletti, più di tre metri di larghezza media, 51 contro 47 e 7, dato quest’ultimo relativo al solo ritorno, visto che il nuovo tecnico romanista si è insediato proprio alla prima del girone discendente. La Roma sulle fasce va spedita grazie a El Shaarawy, a Salah e allo stesso Perotti, così sulle corsie potrebbero crearsi le condizioni per sbloccare lo zero a zero, ma Spalletti dovrà in qualche modo colmare i tre metri di gap d’apertura alare. Potenziale lato debole romanista sembra essere Florenzi, adattato con alterni esiti al ruolo di terzino destro.