rassegna stampa

Perotti, giallo Mondiale tra Roma e Argentina

L'esterno giallorosso vuole coronare il sogno Mondiale ma prima deve rendere al meglio con il suo club

Redazione

Giocare il Mondiale è il sogno di ogni calciatore. Lo sa bene Diego Perotti che, intercettato in Argentina da alcuni giornalisti, ha ribadito il suo desiderio: "Ci proverò e farò di tutto". Questa sua ambizione potrà far comodo alla Roma per permettere al giocatore di tornare quello visto ad inizio stagione. Di Francesco non può fare a meno del suo talento: "È normale che un giocatore pensi a una competizione così, ma per arrivarci è obbligatorio fare bene con la Roma. Solo dando il massimo per il mio club potrò guadagnarmi la nazionale. Forza Roma". Eh già, Perotti deve tornare a dare il massimo e risultare ancora decisivo.  Da cecchino infallibile a rigorista sulle montagne russe, Perotti è stato uno di quelli che, all’inizio, ha beneficiato del ritiro con Di Franesco a Pinzolo. Tra ottobre e novembre il suo periodo migliore, con 4 reti tra Champions e campionato, il 5 dicembre il gol pesantissimo con il Qarabag che ha regalato alla Roma il primo posto nel girone di Champions, poi il buio, suo e della squadra. In campionato, contro Juve, Sassuolo e Atalanta (1 punto su 9) è stato sempre in campo, ma non è mai riuscito ad incidere. E chissà che queste ferie in famiglia, lui che come gli altri sudamericani (tranne Fazio) ha deciso di trascorrere a casa sua e non in mete esotiche, non gli facciano bene soprattutto nello spirito. Perotti rappresenta una vera e propria risorsa per la Roma. Dopo aver cacciato tutti i fantasmi ora deve fare un cambio di passo: "Ho pensato anche di smettere, tornare in nazionale dopo 7 anni ed essere con grandi campioni ha reso il mio 2017 speciale. Un premio molto importante". L’importante, allora, è non accontentarsi. Soprattutto in vista della partita con l’Inter di domenica 21: fosse rimasto Spalletti, Perotti sarebbe andato via. Ecco perché dopo la sconfitta dell’andata, battere l’ex allenatore avrebbe un valore ancora più grande.

(C. Zucchelli)