rassegna stampa

Perotti a tutta fascia. La mossa di Spalletti sorprende Montella

L’argentino gioca 60’ ma è decisivo: mette alle corde De Sciglio e aiuta Juan Jesus dietro. Lui e Salah alti liberano spazi per Dzeko

Redazione

Diego Perotti è la carta a sorpresa che Luciano Spalletti ha calato sul prato verde di San Siro. Mentre tutti si aspettavano l’ex El Shaarawy, che nelle ultime uscite aveva superato l'argentino nelle gerarchie, l’ago della bilancia è stato proprio l'ex Genoa. Bravo in fase offensiva a sfruttare gli spazi lasciati spesso e volentieri da De Sciglio e in fase difensiva a fare spesso il quinto difensore, dando aiutoaJuan Jesus a contenere Suso e le sovrapposizioni dello stesso De Sciglio.

Nei primi venti minuti l’argentino è stato incontenibile, regalando la palla del possibile 2-0 a Salah, colpendo un palo e mettendo dentro un pallone tagliato delizioso, sui cui non è però arrivato nessuno. In più, scrive Pugliese su La Gazzetta dello Sport, quel lavoro di grande sacrificio nei ripiegamenti e nelle copertura delle linee difensive, tanto che alla fine il numero 8 è stato quello che tra i giallorossi ha recuperato più palloni di tutti, 7.

La chiave della vittoria della Roma, però, è stata anche la posizione dei due esterni offensivi. Perotti e Salah, tutti e due schierati molto alti, all’altezza di Edin Dzeko, con quel 4-2-3-1 di partenza che è diventato spesso un 4-2-1-3. Questo ha prodotto soprattutto un effetto e cioè che i rispettivi terzini rossoneri fossero sempre impegnati negli uno contro uno contro i propri avversari, impedendogli così di stringere nell’aiuto al rispettivo difensore centrale per la marcatura su Dzeko. Nainggolan a uomo su Sosa, il regista deputato da Montella a costruire il gioco rossonero, è stata la mossa che ha dato il colpo di grazia alla trama di gioco del Milan. E i risultati si sono visti. Come il 4-1 finale.