rassegna stampa

Per Nainggolan e Manolas rinnovi stop: solo premi

Lo ha ammesso ieri Sabatini nella sua lunga conferenza di addio: «Gli aumenti non si faranno». Dirigenza: Baldini lavorerà da Londra, a Roma c’è Massara

Redazione

Stop ai rinnovi di contratti più o meno facili, poco dettati dai risultati e molto invece dall’umore. La Roma per il momento ha detto basta. Eccolo l’ultimo atto del Sabatini giallorosso: lunedì a Trigoria ha ricevuto gli agenti di Nainggolan e Manolas e a loro ha spiegato che i rinnovi non si fanno, almeno non ora, almeno non nella forma classica. Il messaggio è chiaro, in particolare per il belga. Lui che contro il Porto era stato uno dei migliori in campo e da allora attraversa un calo di rendimento più che vistoso. Lui che solo 15 mesi fa ha firmato l’ultimo contratto e ora, dopo la corte estiva del Chelsea, «ha chiesto un adeguamento – parola di Sabatini –. Ma non è all’ordine del giorno. La società sta valutando, non credo si farà. Al massimo ci sarà un premio in base alle sue prestazioni, stiamo ancora negoziando. I calciatori si devono rendere conto che abbiamo iniziato la stagione perdendo la qualificazione in Champions, un evento dolorosissimo e dannosissimo per l’azienda e per i tifosi. Per noi la priorità è che la squadra si metta in testa l’idea di poter fare cose importanti». Della serie: Nainggolan prima torni a cantare in campo, poi si parlerà di soldi, scrive Davide Stoppini su "La Gazzetta dello Sport".

Intanto nella dirigenza è tornato Franco Baldini, rientro ufficializzato ieri da Sabatini. «Il ruolo di Franco? È meglio che lo spieghi lui stesso o Pallotta – l'ex d.s. –. Mi ha chiamato prima di accettare l’incarico, mi ha chiesto se provassi fastidio per la cosa, gli ho detto di no perché tanto avevo già deciso di andare via. È un grande acquisto per il club». Baldini ha firmato un contratto di tre anni con una società riconducibile a Pallotta: lavorerà in esclusiva per la Roma, ma da Londra. A Trigoria il referente di campo di Spalletti sarà Frederic Massara.