Hanno vissuto un Europeo Under 21 agli antipodi, scrive Chiara Zucchelli su La Gazzetta dello Sport, Lorenzo Pellegrini e Nicolò Zaniolo: il primo, pur con alcuni errori, ha dimostrato di essere pronto per essere leader e ha colpito tutti nel ritiro azzurro per la sua maturità; il secondo, invece, ha messo in mostra una condizione fisica precaria e limiti caratteriali che hanno costretto Di Biagio, e forse costringeranno anche Mancini, a riportarlo all’ordine. In attesa che, entrambi, incontrino Fonseca e incontrino anche Petrachi per i rispettivi rinnovi di contratto.
rassegna stampa
Pellegrini-Zaniolo, un nuovo contratto per dimenticare le delusioni europee
Lorenzo e Nicolò reduci dall’Under 21: ora le vacanze, poi a Roma per il rinnovo
Pellegrini - Quello che con ogni probabilità sarà il vice capitano della Roma, dopo Florenzi, ha da poco compiuto 23 anni, che avrebbe voluto festeggiare andando avanti nell’Europeo in casa e conquistando anche la qualificazione per Tokyo. I compagni di squadra lo aspettano tra una ventina di giorni per l’inizio della nuova stagione, quella, nelle intenzioni, della definitiva consacrazione.
Zaniolo - Festeggerà vent’anni tra una settimana, invece, il talento romanista. Sarà un compleanno speciale: da una parte il primo da giocatore famoso, con gli occhi di mezza Europa addosso, dall’altra la consapevolezza che da qualche mese la sua vita si è rivoluzionata. E i comportamenti che prima poteva anche permettersi adesso non saranno più tollerati e non gli verranno più fatti sconti. Già in questi giorni, dopo che è emerso il malumore di Di Biagio e della Federazione per alcuni atteggiamenti suoi e di Kean Zaniolo ha dovuto fare i conti con le critiche di stampa e tifosi. Adesso sa che, soprattutto con un nuovo contratto, non gli verrà perdonato nulla.
Mentre loro saranno in vacanza i rispettivi agenti, Pocetta per Pellegrini e Vigorelli per Zaniolo (anche se continua la corte di Raiola), si vedranno, o almeno sentiranno, con Petrachi per i rinnovi.
Zaniolo chiede un contratto da almeno 2 milioni a stagione, da valutare se con o senza clausola, adeguato come stipendio e allungato fino al 2024. Pellegrini, invece, chiede anche lui più soldi (2.5 milioni più premi) ed è disposto, a fronte di un ingaggio a salire col passare del tempo, a togliere la clausola rescissoria da trenta milioni, pagabili in due anni, presente nell’attuale accordo.
E' vero che entrambi per la Roma sono importantissimi, ma è vero anche che di fronte ad offerte da capogiro il club si metterà seduto ad ascoltare.
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