Due gol e cinque assist, ma anche tanto altro ancora sparso qua e là. Già, perché quello che riempie le ultime otto partite di Lorenzo Pellegrini è anche tutto il resto: corsa, intensità, energia e idee. Una miscela perfetta che ha riconsegnato nelle mani della Roma un centrocampista tanto moderno quanto luccicante.
rassegna stampa
Pellegrini sempre più scintillante: adesso comanda lui
Ha rovesciato tutte le gerarchie del trequartista. Corsa e tante idee: vuole ripetersi anche in Nazionale
Da quel 29 settembre - scrive Andrea Pugliese su "La Gazzetta dello Sport" - per Lorenzo Pellegrini è tutto un altro mondo. Già, ed infatti da quando la Roma ha scelto di virare verso il 4-2-3-1, tra campionato e Champions sono arrivati ben 20 punti sui 27 disponibili, frutto di sei vittorie, due pareggi e una sola sconfitta. Ma, soprattutto, Di Francesco ha trovato un Pellegrini tutto nuovo, molto comodo nella posizione di trequartista, subito alle spalle di Edin Dzeko. Lì giocherà anche domenica, anche se probabilmente si troverà a fraseggiare non con il bosniaco ma con Patrik Schick.
Nell’altalena dei rendimenti è evidente che oggi Lorenzo Pellegrini abbia superato tutti gli altri e sia per Di Francesco assolutamente la prima opzione per il ruolo alle spalle della punta. Davanti anche ad esempio ad Javier Pastore, l’uomo per il quale il tecnico giallorosso aveva deciso di cambiare modulo.
Intanto oggi arriveranno le convocazioni della nazionale per il doppio impegno con Portogallo (Nations League, il 17 novembre) e Stati Uniti (amichevole, il 20) e Pellegrini sarà uno degli uomini sui quali Roberto Mancini conterà di più. Anche se a centrocampo la concorrenza è forte, con Verratti, Jorginho e Barella che sembrano avanti nei gradimenti del c.t.
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