rassegna stampa

Pellegrini: “Questa Roma è più forte: mentalità da Champions”

LaPresse

Il trequartista rientra contro il Brescia: "È dura restare fuori, per fortuna è finita. Il rinnovo? Ne parleremo, sono sereno"

Redazione

Quasi due mesi, un’infinità. Soprattutto per chi era lanciato e aveva preso per mano la Roma come Lorenzo Pellegrini. Ieri è arrivato l’ultimo ok, la lastra di controllo a Villa Stuart ("È andata bene, è la conferma che aspettavo", dice lui). Da domenica sarà di nuovo a disposizione, una risorsa infinita per la Roma. "Sono pronto, ho lavorato tanto per star bene il prima possibile, riuscendo anche ad accorciare i tempi. Restare fuori è stata dura. Molto" ha detto il centrocampista intervistato da Andrea Pugliese su La Gazzetta dello Sport.

Che Roma ha ritrovato?

"Una grande squadra. Ciò che hanno fatto i ragazzi è indescrivibile: giocare così tante partite ravvicinate, sempre gli stessi... Non è facile, ho ritrovato una squadra con qualche consapevolezza in più".

Una Roma da Champions?

"Impossibile dirlo ora e forse sarà difficile dirlo anche alla penultima giornata. Di certo noi vogliamo andarci e faremo di tutto per riuscirci. È il nostro obiettivo primario".

Domenica arriva il Brescia. C’è anche preoccupazione per Balotelli, che con i tifosi romanisti ha un rapporto difficile...

"Per noi è obbligatorio vincere. Sul razzismo dico invece che ho apprezzato ciò che ha fatto il mio club (schierandosi apertamente contro, ndr ), è assurdo parlarne ancora. La razza è una sola ed è quella umana. Mario è un bravissimo ragazzo e gli auguro di non vivere più certi momenti, posso immaginare che facciano male. Detto questo, mi auguro che non rompa le scatole e non si inventi qualcosa (dice scherzando, ndr )".

Totti ha detto che le ha fatto tante promesse. Può svelarcene almeno una?

"Preferire di no, per me sono dei segreti. Erano delle ambizioni che lui aveva nei miei confronti e che io ho. Ma restano tra di noi. Per il nostro rapporto e per ciò vale per me Francesco".

In Nazionale si è rivisto Florenzi, ai margini nella Roma.

"Ale vive questo momento da campione, non si è mai lamentato e ha sempre messo la squadra prima di tutto. Sta lavorando per convincere il mister, ma merita un applauso. Ci sta insegnando tante cose".

Il suo amico Mancini lo riporterebbe in difesa?

"Quando lo vidi all’Europeo Under 21 pensai che in pochi anni sarebbe diventato uno dei difensori più forti in Italia. La cosa che mi stupisce è che non smette mai di imparare. Non ha limiti, può arrivare ovunque".

A quando il suo rinnovo?

"Non ne abbiamo ancora mai parlato, ma sono molto sereno. Conta stare bene, quando sarà il momento ci siederemo insieme. Togliere la clausola? Parleremo anche di quello..."

La Roma potrebbe diventare di Friedkin, ha visto?

"Abbiamo letto, ma queste sono cose che non entrano nello spogliatoio, soprattutto alla vigilia di una gara. Può sembrare una stupidaggine, ma noi restiamo sempre molto esterni. Il giocatore deve fare il giocatore, al resto c’è chi ci pensa".