Il ritorno alla Roma, il posto da titolare indiscusso, la prima fascia da capitano da inizio partita, la vocazione da uomo assist, il ritorno al gol, adesso la prima doppietta. Lorenzo Pellegrini sembra essere un paradosso vivente. Da un lato sembra scalare il cielo del calcio italiano con l’incedere sicuro del Predestinato che sa come un giorno il mondo (giallorosso) sarà suo, dall’altro sembra che stia arrampicandosi verso l’alto con una rapidità incredibile, scrive Massimo Cecchini su "La Gazzetta dello Sport". In questa chiave, la partita contro il Parma in Coppa Italia ha rappresentato un’altra tappa di un percorso importante. Due gol e qualificazione ai quarti di finale contro la Juventus in ghiaccio – visti gli orari, è il caso di dirlo – con annessa una nuova consapevolezza intorno a se stesso e alla Roma, di cui sempre di più rappresenta il volto bello.
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Pellegrini non si ferma: “Roma, niente paura e battiamo la Juve”
Dopo la prima doppietta, Lorenzo ha sempre più fame: "Tre punti a Marassi e poi la Coppa"
"Le prime due partite del 2020 non sono andate come volevamo – ha spiegato Pellegrini –. Per fortuna a Parma abbiano vinto con i miei gol. Sono felice per me e per la squadra. Ma adesso dobbiamo guardare avanti. Andiamo a Genoa per i tre punti; se giochiamo così e dimostriamo di avere voglia di vincere le partite, vuole dire che faremo bene".
E se vincere aiuta a vincere, il duello di mercoledì prossimo in Coppa contro i bianconeri sarà tutto da vivere. "Un successo a Marassi sarebbe il modo migliore per prepararci alla sfida dei quarti di finale contro la Juve. Giocheremo anche a Torino per vincere. Loro sono una grande squadra, ma noi, aumentando la nostra voglia di crescere, non ci poniamo limiti. Abbiamo voglia di passare il turno".
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