Stasera il Milan, domani la convocazione per la prima Italia post eliminazione Mondiale. Giorni intensi per Lorenzo Pellegrini, come intensi saranno i mesi che verranno: la Champions con la Roma - da conquistare in campionato e da mantenere contro lo Shakhtar -, il nuovo corso azzurro di cui vuole essere protagonista, il matrimonio con Veronica e poi il mercato, con quella clausola da circa 30 milioni che è invitante per chi vuole strapparlo al club giallorosso e che, invece, spera di essere ridiscussa da Monchi, scrive Chiara Zucchelli su "La Gazzetta dello Sport".
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Pellegrini, di tutto di più: Roma, azzurro, nozze e… clausola
Per il centrocampista agenda ricca di impegni. E il Milan gli ricorda un graffio d’autore a San Siro
Si parte però stasera, col Milan. Una settimana fa ad Udine ha giocato 90’, all’andata contro i rossoneri un’ora, un anno e mezzo fa invece, col Sassuolo, segnò a San Siro su assist di Defrel. Un’azione avviata proprio da Lorenzo, un passaggio filtrante del francese e una rete splendida, di sinistro, probabilmente tra le migliori della sua carriera. A fine stagione Pellegrini, con i suoi agenti, si metterà a discutere con la società. La clausola da 30 milioni fa gola a molti, ma per adesso il ragazzo non sembra aver intenzione di ascoltare le sirene che chiamano dal Nord o dalla Premier. Da qui all’estate, però, tutto può cambiare e allora questi mesi saranno decisivi: in questa stagione non ha giocato poco, ma non è stato un titolare fisso, e questo se lo aspettava, e sta completando quel processo di crescita iniziato proprio con Di Francesco. L’anno prossimo, però, dovrebbe essere quello della consacrazione e allora le riflessioni saranno tante, anche in base al modulo, perché nel 4-2-3-1 sembra fare più fatica rispetto al 4-3-3.
Ma guai a dirlo all’allenatore, che anche ieri ha ribadito come per lui contino mentalità e interpretazione della partita. E allora Pellegrini in questo senso è sempre uno dei migliori, anche quando paga la voglia di fare di più per dimostrare che la gioventù è solo un fatto anagrafico. Ma crescerà, nei prossimi mesi: sperava di rimandare il viaggio di nozze per i Mondiali, se ne andrà invece lontano e a luglio sarà pronto per il ritiro. Mercato permettendo, ovviamente, e magari anche con un rinnovo di contratto, nonostante quello firmato neppure dodici mesi fa. Discorsi che però Lorenzo lascia a chi lo gestisce, con una professionalità che, dicono a Trigoria, da tempo non si vedeva in un ragazzo di vent’anni, che si allena sempre come se dovesse giocare la domenica la partita della vita.
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